“Acqua e sale”, in giro per il mondo

Gianni Donzelli e Vincenzo Leomporro, ovvero gli Audio 2, sono tornati con un progetto musicale molto significativo insieme ai Ladri di Carrozzelle, il gruppo formato principalmente da artisti con disabilità. Questo connubio ha portato alla pubblicazione del singolo “Acqua e sale” , la canzone scritta dagli Audio 2 nel 1998 interpretata con successo incredibile dalla supercoppia Mina e Adriano Celentano. Ne parliamo con Gianni Donzelli.

Gianni, come è nato il progetto?

L’idea è stata molto emozionale, conoscevo il gruppo dei Ladri di carrozzelle, in trent’anni hanno avuto tanti avvicendamenti e la maggior parte dei componenti sono giovani. Sono rimasto molto entusiasta di loro, ho visto in loro tanta capacità di divertirsi, di suonare e fare musica a livello professionale ma con un approccio davvero unico e spontaneo. Fare musica è il lavoro più bello del mondo ma comporta tante difficoltà, la loro gioia e scorrevolezza di ragionamento mi ha entusiasmato ed è venuta questa idea di fare un disco. Loro rappresentano un genere diverso ma la bellezza e la forza della musica è tale che ha creato una vera e propria fusion tra due stili diversi che ritengo funzionale e bella. La cantante Tiziana è stata molto brava perché quando canti un pezzo interpretato da Mina devi stare molto attento. Un progetto che proseguirà e che ha tante valenze diverse nel segno della forza, dell’energia, del divertimento, della musica come un anima pura e bianca.

Acqua e sale è la canzone portante dell’album Mina Celentano che ha venduto in Italia 2 milioni di copie. Come è nata?

E’ una canzone importantissima, come autori abbiamo avuto la fortuna e l’onore di partecipare a quel disco. L’abbiamo scritta 2-3 anni prima, stavamo preparando il nostro terzo disco. Nonostante avessi scritto quel brano, non so per quale motivo, forse un santo in paradiso che ci ha aiutato, decisi che non rientrava nelle mie corde, la testa mi disse no, non lo sento cucito addosso e lo escludemmo dal disco. E bene fu perché se l’avessimo pubblicato, molto probabilmente non sarebbe stato scelto dai due grandi artisti. Acqua e sale ha fatto il giro del mondo, vi è anche un duetto di Mina con Miguel Bosè e altre versioni, tanto che avrà venduto 5 o 6 milioni di copie.

Quali gli ingredienti per tale successo?

Sin da ragazzi abbiamo sempre scritto brani con grande istintività, senza pensare alle mode del momento. Quando scrivo qualcosa è sempre con il cuore, se una cosa è vera non ha tempo nel modo più assoluto. E poi naturalmente Mina e Celentano che nel ’98 avevano 40 anni di carriera ma non avevano mai inciso un brano insieme e quindi è stato un vero evento.

La tua voce ha la tonalità di Lucio Battisti, un limite o una fortuna?

Ho imbracciato la chitarra nel 75, mi accorsi di questa somiglianza incredibile con il grandissimo Lucio. Da una parte all’inizio questo mi ha aiutato perché già da qualche anno Battisti non appariva in pubblico e aveva interrotto il sodalizio con Mogol. Qualcuno pensava che il mio disco fosse un suo nuovo album sotto falso nome, io sorridevo di questo e mi onoro di avere questa somiglianza vocale per un artista numero 1 e che stimo molto. Con Mogol poi abbiamo realizzato un album che è diventato disco d’oro, per Mina invece abbiamo scritto 13 canzoni, un onore grandissimo.

Cosa ti emoziona musicalmente?

Sono molto legato salvo qualche eccezione ad artisti che mi hanno fatto innamorare della musica, come Battisti, Gaetano, Dalla, Venditti De Gregori, e poi i Rolling Stones, Led Zeppelin, Jethro Tull, Dire Straits, Eagles, Simone e Garfunkel, sono cresciuto investito dal periodo più bello della musica internazionale.

Come vedi questo tuo periodo attuale?

La musica è un lavoro molto impegnativo, non è una passeggiata come qualcuno potrebbe credere e solo se hai una passione smisurata puoi superare le tante difficoltà di una attività imprenditoriale complessa. Altrimenti ti spegni o cambi mestiere. Mano a mano le cose cambiano, io ringrazio Dio perché ho tanta energia e idee e mi ritengo fortunato. Nel rapporto con i social sono strutturato in maniera analogica, ma di base sono elastico e mi piace la tecnologia, il cambiamento mi stimola. Ora con Vincenzo, oltre alla promozione del disco, ci aspettano una serie di concerti. Siamo due autori indipendenti e quando suoniamo siamo una somma che è anche la nostra forza.

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Pubblicato da Giuseppe Facchini

Giornalista, fotografo dello spettacolo, della cultura e dello sport, conduttore radiofonico. Esperto musicale, ha ideato e condotto programmi radiofonici specialistici e di approfondimento sulla storia della canzone italiana e delle manifestazioni musicali grazie anche a una profonda conoscenza del settore che ha sempre seguito con passione. Ha realizzato biografie radiofoniche sui grandi cantautori italiani e sulle maggiori interpreti femminili. Collezionista di vinili e di tutto quanto è musica. Inviato al Festival di Sanremo dal 1998 e in competizioni musicali e in eventi del mondo dello spettacolo.