Al Mag le fotografie di Franconi

A una settimana dalla riapertura stagionale di Forte Garda, il MAG Museo Alto
Garda
invita i visitatori a un appuntamento speciale: l’inaugurazione della
mostra “Si combatteva qui! Sulle orme della Grande Guerra. I Carpazi”. Sabato
23 aprile alle ore 10.30 a Forte Garda il reportage fotografico a cura di Alessio
Franconi sarà accompagnato dall’esibizione del coro ANA di Trento.

Con l’arrivo della bella stagione sono riprese le attività del MAG ai Forti del Monte
Brione. A una settimana dalla riapertura di Forte Garda, oltre alla passeggiata
panoramica sul Sentiero della Pace, il MAG è pronto a proporre un’ulteriore
esperienza all’interno di Forte Garda. Anche quest’anno infatti la visita al Forte sarà
arricchita da una mostra temporanea ospitata nei suoi spazi interni, tra gallerie e punti
di osservazione a picco sul lago. Si tratta della seconda parte del reportage fotografico
“Si combatteva qui! Sulle orme della Grande Guerra. I Carpazi”, giunto alla sua
29° tappa dopo esser stato esposto sia in Italia che in Europa. Le ventisei fotografie in
bianco e nero di Alessio Franconi ritraggono oggi i luoghi della Grande Guerra, in un
progetto espositivo di grande impatto patrocinato da autorevoli istituzioni quali la
Commissione Europea e la Struttura di Missione della Presidenza del Consiglio dei
Ministri. La mostra sarà inaugurata sabato 23 aprile alle 10.30, con l’intervento del
curatore Alessio Franconi, l’esibizione del coro degli Alpini di Trento e un
brindisi conclusivo. L’evento è realizzato grazie al supporto logistico del Gruppo
Alpini di Sant’Alessandro. Ricordiamo al pubblico che fino al 29 maggio sarà possibile visitare agli spazi interni di Forte Garda ogni venerdì, sabato e domenica dalle 10.00 alle 17.00 con ingresso gratuito. Dal 1° giugno al 2 ottobre Forte Garda sarà invece aperto tutti i giorni dalle 10.00 alle 17.00, per terminare la stagione 2022 con le aperture solo il
venerdì, il sabato e la domenica dal 7 al 16 ottobre. Infine domenica 8 maggio è prevista la prima apertura straordinaria di Forte Batteria di Mezzo a cura del Gruppo Alpini Sant’Alessandro. In tale occasione gli spazi interni del forte saranno visitabili gratuitamente dalle 10.00 alle 17.00. Le aperture straordinarie si susseguiranno poi per tutta la stagione, da giugno a ottobre, ogni prima e terza domenica del mese fino a domenica 9 ottobre 2022.

La mostra “Si combatteva qui! Sulle orme della Grande Guerra. I Carpazi”
Nata con lo scopo di ricordare le sofferenze di chi combatté quella guerra, la mostra
guida il visitatore verso una più profonda comprensione del valore della pace e dell’Unione Europea. Dopo aver portato a Forte Garda nel 2021 il capitolo dedicato al
fronte Italo-Austroungarico delle Alpi, Alessio Franconi torna ad esporre al Forte
rivano, quest’anno con un focus dedicato alle vicende del fronte orientale-russo lungo i
Monti Carpazi, che videro combattere trentini e altoatesini inviati per conto
dell’Imperatore d’Austria. Ricordati da Franconi anche i combattenti del Regio Esercito
Italiano che, caduti in prigionia, venivano mandati nel centro dell’Impero.
“Si combatteva qui!” è quindi una mostra che spiega la Grande Guerra mostrando i
luoghi dei combattimenti: spazi che hanno visto districarsi una guerra a corpo a corpo,
con continui assalti, episodi tragici, orrori, drammi e disumanità in un fronte, quello
orientale, che nel solo primo anno di guerra costò quasi due milioni di vittime.
Per Alessio Franconi, autore del reportage fotografico, “È stato un insegnamento di
vita, un percorso introspettivo verso una maggior comprensione del mondo
contemporaneo; osservare dal vivo i luoghi della Grande Guerra è un’esperienza
faticosa e dolorosa dal momento in cui ancora si possono vedere le ossa sparse sui
campi di battaglia”. Campi che l’autore ha ritratto in bianco e nero, a cento anni dalla
fine delle ostilità.
Il progetto di Alessio Franconi è il risultato di un lungo lavoro durato oltre cinque anni.
L’autore si è recato lungo tutto l’arco alpino raggiungendo campi di battaglia a oltre
3000 metri di quota. Con una lunga e delicata missione fotografica, ha attraversato i
Monti Carpazi, per ricordare il dimenticato fronte orientale raggiungendo l’Ungheria,
l’Ucraina, la Polonia, la Slovacchia e la Repubblica Ceca.
Alessio Franconi ci ricorda il valore della pace con delle fotografie da luoghi che sono
tornati di drammatica attualità “Sono stato ispirato a recarmi nei Monti Carpazi dalle
note e parole del canto trentino ‘Monti Scarpazi’, è stato emozionante guidare nella
neve di quei remoti passi di montagna e trovare per davvero quelle croci che
spuntavano dalla neve. Quando ho varcato il confine dell’Unione per entrare in Ucraina
mi sono recato nei cimiteri di guerra ma, accanto ai caduti della Grande Guerra, mi
sono trovato innanzi ai caduti ventenni che già combattevano nelle zone Est
dell’Ucraina. I venti di guerra, oggi esplosi completamente, si respiravano ovunque”.

L’appuntamento è quindi per sabato 23 aprile alle 10,30 a Forte Garda per
l’inaugurazione della mostra. Il reportage potrà poi essere visitato fino al 16 ottobre
2022 presso Forte Garda a Riva del Garda.

La mostra ha il patrocinio di: Commissione Europea, Struttura di Missione della
Presidenza del Consiglio dei Ministri per la commemorazione degli anniversari di
interesse nazionale, Associazione Nazionale Alpini, Club Alpino Italiano, Erasmus
Student Network Italia, Fondazione Pot Miru “Sentiero della Pace”, Ufficio Nazionale
per il Turismo Sloveno, Comitato per il Centenario in seno al Gruppo Alpini Milano
Centro, The International Propeller Club – Port of Milan.
Alessio Franconi è fotografo e scrittore oltre a esercitare la professione forense. È
autore di Si combatteva Qui! un reportage fotografico esposto innumerevoli volte in
Italia e in altri Stati europei che, per il suo impatto, è patrocinato dalla Commissione
Europea e da numerosi enti. L’autore ha pubblicato “Si combatteva qui! Nei luoghi
della Grande Guerra” (2017) e “Alpi, teatro di battaglie! 1940 – 1945” (2020) con
Hoepli e Slovenia (2017), Tallinn (2018) ed Estonia (2019) con Morellini Editore.
Riferimenti: www.franconiphotos.eu

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