Alla ricerca di compagnia, rimettendosi in viaggio

L’incontro, la conoscenza, il corteggiamento, la seduzione, la dichiarazione, l’attesa di una risposta. Da quando il mondo si è capovolto a causa della pandemia su Internet non si tengono solo le lezioni scolastiche, i CDA o le assemblee condominiali. Era inevitabile che anche i rapporti amorosi finissero nel vortice e si adattassero a passare attraverso il filtro di una webcam. Un uomo che cerca una donna o viceversa, ma anche chi cerca persone del proprio stesso sesso: è il gioco più antico del mondo, quello che – dopo essere stato sapientemente programmato da Madre Natura – ha permesso fino ad oggi al mondo stesso di continuare ad esistere. Anticamente era l’istinto a condurre le danze. Ogni particolare della “preda” veniva vagliato: dalla postura, al movimento delle mani, le espressioni del volto, il tono della voce. Oggi, sospesi i contatti (baci, abbracci, carezze) un tempo utilissimi per lanciare segnali o sondare una disponibilità, non c’è un sensale o un amico esperto, una confidente a consigliarci, ma un algoritmo. Leggete il gustoso articolo di Tiziana Tomasini e scoprirete una sorta di mondo sommerso. Trasgressione o solo un disperato bisogno di compagnia? Come biasimare chi prova a mandare all’aria la solitudine a cui la pandemia ci aveva condannato? 

Magari rispolverando la valigia e rimettendosi in viaggio. Perché anche il viaggio può essere un atto d’amore. E lo è sempre stato, almeno stando alla lunga storia raccontata dai bagagli esposti a Merano, su cui riflette sognatamente la nostra Patrizia Belli.

“Di sicuro quel che mi è mancato di più in questo periodo, – racconta, infine, la regista Katia Bernardi, nell’intervista concessa a Fabio De Santi – come per tanti, è stato poter viaggiare. Naturale nutrimento anche per avere stimoli, per cercare ed inventare storie. E conoscere persone”.

direttore@trentinomese.it

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Pubblicato da Pino Loperfido

Autore di narrativa e di teatro. Già ideatore e Direttore Artistico del "Trentino Book Festival". I suoi ultimi libri sono: "La manutenzione dell’universo. Il curioso caso di Maria Domenica Lazzeri” (Athesia, 2020) e "Ciò che non si può dire. Il racconto del Cermis" (Edizioni del Faro, 2022). Nel 2022 ha vinto il premio giornalistico "Contro l'odio in rete", indetto da Corecom e Ordine dei Giornalisti del Trentino Alto Adige. Dirige la collana "Solenoide" per conto delle Edizioni del Faro.