Alma, la sposa del vento

Alma Schindler (1879-1964) 

Alla fine dell’800, Alma Schindler era una bellissima ragazza, che aveva fatto già girare la testa a Gustav Klimt e ad altri artisti e intellettuali di Vienna. Diventerà Alma Mahler nel 1902, quando sposerà il famoso compositore e direttore d’orchestra Gustav Mahler, di vent’anni più vecchio di lei.

Alma era figlia di Emil Schindler, noto pittore paesaggista viennese. Appassionata di musica fin dall’infanzia, sognava di affermarsi come compositrice. È forse per questo che, a ventitré anni accetta di diventare moglie di Gustav. In realtà col matrimonio tutte le sue aspirazioni artistiche verranno vanificate.

Il ruolo di moglie e madre esemplare mal si addiceva all’irrequieta Alma che possedeva una bellezza e un fascino che stregavano letteralmente tutti gli uomini che avvicinava.

Sarà tuttavia la sua relazione con Walter Gropius, architetto tedesco fondatore della Bauhaus, a mettere in crisi il suo matrimonio con Mahler.

Lui morirà nel 1911, lasciando una vedova probabilmente non molto addolorata che, prima di sposare Gropius si consolerà fra le braccia di Oscar Kokoschka, celebre pittore espressionista. Dopo il divorzio da Gropius nel 1929, Alma conoscerà lo scrittore austriaco Franz Werfel, che diventerà il suo terzo e ultimo marito. Rimasta vedova per la seconda volta trascorrerà gli ultimi anni della sua lunga vita tra Los Angeles e New York, dove morirà nel 1964.

La tumultuosa storia sentimentale di questa “amante dei geni”, nasconde forse un’incredibile verità e cioè che Alma in realtà non ha amato mai nessun uomo, se dobbiamo credere a quanto lei stessa ha confessato: “Una quantità di cose è cambiata nella mia vita, ma una è rimasta la stessa: ogni volta che ottenevo ciò che volevo, non mi interessava più”.

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Pubblicato da Mariavittoria Keller

Ha un’innata passione per la scrittura che cerca di declinare sia dal punto di vista professionale (ideazione di testi promozionali, contenuti web, corsi creativi) che artistico (performance multimediali, esposizioni, reading…) conciliandola con tutto ciò che è espressione dell’animo umano. Non ama parlare di sé se non attraverso quello che scrive: “Mi sono sempre descritta come una persona fragile. Timida, silenziosa, sognatrice. Un'osservatrice attenta della realtà e una appassionata visitatrice di sogni. Scrivo per provare a fermare in un attimo le emozioni, per riviverle, per regalarle a chi avrà la cura di dedicarci uno sguardo. Perchè credo fortemente che il valore delle cose sia svelato nei dettagli e nel tempo che sappiamo concedere. Così mi incaglio spesso nei giorni, troppo veloci e spesso disattenti verso chi preferisce stare in disparte. Amo la natura selvaggia, libera, perchè sento di esserlo anch'io. Gusto le cose semplici, che sorridono, che condivido con poche, pochissime preziose persone. Credo nell'Amore come sentimento Universale, anche se ho ancora qualche difficoltà con il sentimento, quando mi guarda. Amo il raccoglimento, la lettura e la musica, non ho paura della solitudine quando non è imposta, ma è una scelta. Vivo imparando, non dimenticando che la felicità è negli occhi di chi guarda”. Info: vikyx79@gmail.com