Antidoto al “pensiero unico”

Sì, lo so, non è un libro. È una rivista, ma con una dignità tale da meritarsi per questa volta il comodino del mese. Il perché in fondo lo scrivevo nell’editoriale del mese scorso: la versione moderna del dibattito è di fatto degenere, perché non prevede il purché minimo avvicinamento tra le tesi in confronto.

A mio modesto avviso, “Limes” si sottrae a un tale corto circuito intellettuale offrendo opinioni e testimonianze di grandissimo livello e imparzialità. Il n.2 è dedicato naturalmente alla guerra in Ucraina (lo è anche il n.3, imperdibile anch’esso). Una guerra che, specie se protratta, è destinata a modificare profondamente gli equilibri internazionali in modi ancora in gran parte imprevedibili. Una guerra che qualcuno sta provando a spingere sul terreno di una manicheismo spinto. O stai con l’Ucraina oppure sei con Putin. Non sono ammesse posizioni intermedie o più moderate. È la logica del cosiddetto “pensiero unico” che si sta concretizzando in una inquietante propaganda da parte dei media nostrani.

Cosa si scrive dunque nella rivista di geopolitica diretta da Lucio Caracciolo? Beh, molte cose. Intanto si risale alle più lontane origini di questo conflitto, al risveglio ucrainista di fine Ottocento che evocò alla corte di San Pietroburgo lo spettro di un declassamento dell’Impero. O più recentemente, alle reiterate rassicurazioni offerte dagli U.S.A. all’indomani della caduta del Muro. Su tutte quella con cui il segretario di Stato americano James Baker garantì a Mikhail Gorbacëv che la giurisdizione della NATO non si sarebbe spostata nemmeno di “un pollice” verso Est. 

E l’Italia? “La semigratuita polizza assicurativa concessaci dagli USA nel 1945 è scaduta il 24 febbraio scorso”. È ora rinnovabile, ma solo a tassi sensibilmente maggiorati.

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Pubblicato da Pino Loperfido

Autore di narrativa e di teatro. Già ideatore e Direttore Artistico del "Trentino Book Festival". I suoi ultimi libri sono: "La manutenzione dell’universo. Il curioso caso di Maria Domenica Lazzeri” (Athesia, 2020) e "Ciò che non si può dire. Il racconto del Cermis" (Edizioni del Faro, 2022). Nel 2022 ha vinto il premio giornalistico "Contro l'odio in rete", indetto da Corecom e Ordine dei Giornalisti del Trentino Alto Adige. Dirige la collana "Solenoide" per conto delle Edizioni del Faro.