Come stiamo perdendo la sfida ambientale più importante

Si parla di cambiamenti climatici, un tema sempre così attuale e importante, ma ci rendiamo veramente conto del pericolo che stiamo correndo?
Vi proponiamo una lettura a tema, per riflettere e ricordarci giorno dopo giorno, di preservare e curare il nostro Pianeta.

Il riscaldamento globale è, per la maggior parte, dovuto all’aumento delle concentrazioni di gas a effetto serra nell’atmosfera dovuto alle emissioni antropogeniche. Per mitigare il cambiamento climatico, dobbiamo ridurre o evitare queste emissioni. Tutti, tranne i negazionisti, concordano.
Al fine di evitare le conseguenze più gravi del cambiamento climatico, i paesi sottoscrittori della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici hanno concordato di limitare al di sotto dei 2 °C , possibilmente entro 1,5 °C, l’aumento della temperatura superficiale media globale rispetto al periodo preindustriale.
Per conseguire tale obiettivo, le emissioni globali di gas a effetto serra dovrebbero, entro il 2050, essere ridotte del 50 % rispetto ai livelli del 1990, per poi raggiungere, entro la fine del secolo, la neutralità carbonica . Tutto questo, in teoria.
Vogliono illuderci.

Non riusciremo a stare entro i due gradi, figurarsi un grado e mezzo. Gli obiettivi enunciati del protocollo di Parigi del dicembre 2015 si sciolgono come neve al sole vista la crescita delle emissioni. Le trattative sul clima, nonostante le promesse e i fiumi di parole, stanno sostanzialmente fallendo. Interessi potenti remano contro. E manca totalmente la volontà politica (e non solo da parte di Trump). Solo un movimento dal basso – come quello promosso da Greta, ma non solo – può cambiare le cose. I governi non lo faranno. Ma senza volontà politica dovremo cercare di adattarci a un mondo molto più caldo.

Ecco come sarà il mondo nel 2050. E nel 2100. E quali paesi e quali settori perderanno di più. Perchè conoscere è essenziale per decidere di mobilitarsi e pretendere azioni vere contro i cambiamenti climatici.

Alessandro Farruggia, nato a Prato nel 1962, lavora alla redazione romana del Quotidiano Nazionale dove si occupa in primis di ambiente e di esteri. Ha seguito le trattative sul clima dall’Earth Summit di Rio del 1992. Nel 2006 ha vinto il premio Saint-Vincent di giornalismo. Ha pubblicato Clima istruzioni per l’uso , con il fisico Vincenzo Ferrara, e Fukushima la vera storia.

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