Cari libri del bookcrossing, vi scrivo

Caro libro, ti ho letto, ti ho assorbito ed ora ti libero, perché tu possa donare ad altri quello che hai donato a me. Caro libro, è inutile che tu finisca sul mio scaffale, insieme ai tuoi simili a ingiallire. Mi libero di te senza sentirmi in colpa, senza commettere il gesto imperdonabile di gettarti via. Che è una cosa che assolutamente non si fa: è peccato mortale, l’ho letto da qualche parte, probabilmente in Pennac. Un libro si presta o si regala, non si butta, ma che scherziamo? Caro libro, per te ho in mente un destino: diventerai un libro di bookcrossing, l’equivalente per la tua specie della reincarnazione, una vita nuova dopo la vecchia. E visto che la pratica lo prevede, prendo dal punto di bookcrossing un nuovo libro. A sua volta lasciato da un altro anonimo, in un muto scambio tra spiriti affini. Un po’ come donatori e riceventi di midollo osseo, non si conosceranno mai, ma sapranno di essere legati per la vita. Eccovi qui, libri del punto di bookcrossing, posizionati nella casetta di legno piazzata davanti alla farmacia, di fianco al bidoncino delle pile scariche. Libri del bookcrossing, di chi sarete mai stati? Quali storie dietro di voi oltre che dentro di voi? Che fascino, lasciate che vi accarezzi. Vediamo un po’ i titoli. Beh, c’è un “Harmony”, non proprio il mio genere. Una guida “Tuttocasa” della Federazione degli agenti immobiliari. Dodici copie di un opuscolo di un’associazione anti-abortista. Uno spartito musicale per violoncello. Oh, un giallo Mondadori! Bello! Cioè, non ho mai letto i Gialli Mondadori perché mi fanno sanguinare gli occhi, ma almeno è un romanzo, no? Mettiamolo tra i forse. Un ricettario vegano. Ehi, un romanzo di un autore che conosco! Certo, quelle macchie tra le pagine fanno un po’ schifo. Una guida stradale dell’Istria-Dalmazia del 1983. Beh, ho sempre desiderato visitare Pola. Caspita, dov’è il mio gel per le mani? Un libro in arabo, fantastico, è una lingua interessante, ma purtroppo devo metterlo tra i no. Chi mai ha dato all’amministrazione comunale l’idea del bookcrossing? Un modo per promuovere la cultura del riuso, dicono. Cribbio, una copia del Mein Kampf. Sai che ti dico, caro libro mio, usato, già letto, esausto, come le pile nel bidoncino? Ti riporto a casa, non voglio che frequenti queste compagnie. E se ingiallirai, pazienza, un posticino sullo scaffale riesco a recuperarlo.

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Pubblicato da Fabio Peterlongo

Nato nel 1987, dal 2012 è giornalista pubblicista. Nel 2013 si laurea in Filosofia all'Università di Trento con una tesi sull'ecologismo sociale americano. Oltre alla scrittura giornalistica, la sua grande passione è la scrittura narrativa. È conduttore radiofonico e dal 2014 fa parte della squadra di Radio Dolomiti. Cronista per il quotidiano Trentino dal 2016, collabora con Trentinomese dal 2017 Nutre particolare interesse verso il giornalismo politico e i temi della sostenibilità ambientale. Appassionato lettore di saggi storici sul Risorgimento e delle opere di Italo Calvino.