Changes. Quando la speranza si fa immagine

“Acqua”, di Francesca Larrain

Nella quiete dei colonnati di Bernini, sotto un cielo di maggio a Roma, i maestosi striscioni di CHANGES si stagliavano come sentinelle di un racconto visivo destinato a oltrepassare i confini dell’esposizione convenzionale. Partita dalle terre del Trentino e diffusasi in tutto il mondo, CHANGES emerge come un’opera non solo di visione artistica ma di urgenza ambientale, curata da Lia e Marianna Beltrami, documentariste della casa di produzione Aurora Visioni (“Nella nostra vita di documentariste – scrivono sul sito – cerchiamo di portare una luce di speranza in tutti gli angoli più bui. Si fa attraverso i film, la scrittura, gli incontri – mai separati, ma sempre in relazione”.

CHANGES, un’audace interpretazione fotografica radicata nel Cantico delle Creature di San Francesco d’Assisi, esplora i contrasti drammatici del cambiamento climatico accanto alla speranza ispirata dalla creazione divina. Nel cuore del Vaticano, questa mostra, frutto del laboratorio “Emotions to Generate Change”, realizzato in collaborazione con il Dicastero per la Comunicazione del Vaticano, il Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale e il Centro di Alta Formazione Laudato Si’, si erge come un dialogo toccante sulla nostra custodia della Terra.

“Differenziata in arte”, Asaf Ud Daula

Realizzati con legno recuperato dopo la tempesta Vaia dal Cantiere Centrale del Servizio Sostegno Occupazione e Valorizzazione Ambientale della Provincia Autonoma di Trento, i monumentali pannelli, concepiti dall’architetto Claudio Marconi, si integrano armoniosamente con l’architettura barocca di Bernini, giocando con la rivelazione e il mistero.

Le fotografie, immortalate in luoghi remoti come il Borneo, il Bangladesh e l’Amazzonia, testimoniano non solo la devastazione ecologica ma anche la resilienza umana. Risuonano le parole urgenti di Papa Francesco in Laudate Deum, avvertendo delle imminenti fratture ecologiche e dei loro molteplici impatti sulla salute globale, sui mezzi di sussistenza e sui modelli di migrazione.

Presentata in anteprima alla stampa lo scorso ottobre, CHANGES ha da allora attraversato continenti, con soste che hanno raccolto testimonianze di icone globali come Whoopi Goldberg e Kerry Kennedy, in contesti che spaziavano da Davos a New York. Le loro riflessioni sottolineano l’impatto profondo dell’esposizione, oltrepassando il mero dibattito intellettuale per parlare direttamente all’empatia e alla coscienza umana. Il culmine di questo viaggio è avvenuto il 7 maggio, sotto gli archi di San Pietro, dove è stata svelata l’intera esposizione insieme a un simposio presso l’Accademia Pontificia delle Scienze, esplorando le intersezioni tra arte, comunicazione e trasformazione sociale.

Nel suo Angelus del 12 maggio, Papa Francesco ha riconosciuto l’esposizione come un appello all’azione, esortando tutti a testimoniare la fragile bellezza del pianeta e a rispettare l’imperativo di preservarla. Mentre CHANGES prosegue il suo pellegrinaggio attraverso i giardini di Castel Gandolfo e prossimamente a Trento e Assisi, le sue visionarie curatrici, Marianna e Lia Beltrami, riflettono sul suo impatto profondo. Oltre la portata estetica e intellettuale, l’iniziativa più ampia di CHANGES, “Emotions to Generate Change”, promuove una trasformazione personale e sociale. Attraverso progetti mirati per comunità marginalizzate come le donne indigene dell’Amazzonia e i Dayak del Borneo, CHANGES non intende solo immortalare momenti ma anche emancipare individui come protagonisti del loro futuro. Nella loro narrazione, CHANGES non è solo una galleria di immagini ma un catalizzatore per l’introspezione e l’azione. È un appello silenzioso contro l’apatia, rivelando verità velate dalle superficialità e affermando la resilienza dello spirito umano di fronte all’avversità ecologica.

Marianna Beltrami con Whoopi Goldberg, con la foto di Sebastiano Rossitto sullo sfondo
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Pubblicato da Tina Ziglio

Concetta (Tina) Ziglio è nata sulle montagne in una notte di luna piena. Anziché ululare, scrive per diverse testate e recita in una sgangherata compagnia teatrale. Il suo ultimo libro è il discusso “Septizonium” (Aleppo Publishing, 2019).