Hanno espresso il loro talento nell’arte musicale. Hanno composto pagine che arricchiscono la storia della musica. Hanno suonato in teatri famosi, hanno viaggiato in continenti lontani, hanno insegnato e hanno sostenuto le nuove generazioni. Sono le compositrici: grandi donne che nei secoli hanno affrontato ostacoli inimmaginabili per esprimersi liberamente ed essere riconosciute. E tu, conosci una compositrice? Sapresti indicare un nome o ricordare una melodia?
Se la risposta è negativa non ti preoccupare, perché non è colpa tua. È difficile conoscere anche solo un nome o avere nelle orecchie un motivo musicale perché delle compositrici non c’è traccia: non ne parlano i libri di scuola e nemmeno i manuali accademici, non le eseguono i musicisti professionisti perché non vengono insegnate loro nei Conservatori. È quasi impossibile trovare gli spartiti pubblicati e ancora di più ascoltarle nelle stagioni concertistiche dove ancora oggi, in Europa, solo il 3% della musica eseguita nei teatri è scritta dalle compositrici. E in Trentino? Un record, in negativo: la percentuale si abbassa allo 0,3%.
Cerchiamo di capire. Forse le donne non sanno comporre musica?! O forse non l’hanno mai fatto per questa e altre ragioni? No, si tratta semplicemente di una falsa narrazione perpetrata nei secoli. Fonti storiche come statue, dipinti, manoscritti, spartiti, sarcofagi, documenti avvalorati testimoniano che le donne compongono musica fin dalla notte dei tempi, ma per uno strano motivo sono state tenute al di fuori dai giochi e dalla notorietà.
In questo contesto si inserisce la proposta del 14° Festival Più Piano, organizzato quest’anno dall’Associazione Chaminade di Trento, il cui scopo è proprio lo studio e la divulgazione delle donne compositrici. Grazie all’iniziativa dal titolo “Conosci una compositrice?” il festival racconta dieci ritratti femminili, dall’antichità ai giorni nostri, attraverso diversi continenti. Scopriremo l’austriaca Marianna von Martines, l’inglese Rebecca Clarke, le italiane Maria Teresa Agnesi, Tiziana De Carolis e Gilda Ruta, le francesi Cécile Chaminade e Mel Bonis, l’americana Amy Cheney Beach, la venezuelana Teresa Carreño, la canadese Laura Pettigrew. Come? Attraverso un modo nuovo e alla portata di tutti. Nella città di Trento e in altre località del Trentino troverete dei manifesti con un QR-code che rimanda ad un podcast, un minuto di racconto dalle voci degli studenti del Liceo “Rosmini” di Trento che hanno seguito un progetto di cittadinanza sulle pari opportunità. Il tutto è stato realizzato grazie al supporto tecnico di Radio Dolomiti. Per incentivare l’ascolto e divulgare la storia delle donne compositrici, sono state pensate delle ricompense. Il regolamento e tutte le informazioni sono visibili sul sito www.chaminade.it. Cosa aspettate? Dopo questa esperienza saprete rispondere sicuramente se qualcuno vi chiedesse “conosci una compositrice?”.