Contro ogni barriera. La quotidiana sfida di Giorgia

Giorgia in uno scatto della campagna fotografica “Io sono Unitrento”

Giorgia Pizzini, 21 anni di Calliano: «Sono non vedente dalla nascita, ho sempre vissuto così e ho sempre accettato bene questo fatto della vita. È una situazione che fa parte di me, non ci ho mai litigato troppo». Studentessa di lingue e letterature moderne all’Università di Trento, all’orizzonte c’è la conclusione del percorso di studi e l’intenzione di Giorgia è quella di fare delle lingue straniere il suo ambito lavorativo: «Dovrei laurearmi a breve. Nel futuro mi vedo nel mondo delle lingue, come insegnante o traduttrice. So che è difficile, ma a me le cose semplici non sono mai piaciute». 

Per quanto giovanissima, Giorgia ha già fatto scelte radicali che l’hanno portata a servire la sua comunità attraverso l’attività associazionistica e dal 2020 come consigliera comunale, la più giovane nel Municipio di Calliano: «Diversi fattori mi hanno spinta a intraprendere un percorso di attivismo nel sociale. Mia sorella Elisa ha la sindrome di Down e da sempre la seguo nelle sue tante attività». 

Ecco alcune tappe toccate da Giorgia nel sue percorso personale: «Nel 2016 ho partecipato alla realizzazione di un docufilm dedicato all’inclusione delle persone con cecità il cui titolo è “Il colore dell’erba” e la cui regista è Juliane Biasi Hendel. Ero la protagonista del docufilm insieme a Giona, una cara amica sordo-cieca. Inoltre ho partecipato e collaborato a numerose esperienze di bar al buio». Il “bar al buio”, per chi non lo sapesse, è quella particolare situazione in cui persone vedenti vengono accompagnate da non vedenti all’interno di una stanza completamente buia e cercano così di sperimentare ciò che prova la persona con cecità, mentre i “camerieri” della serata sono a loro volta non vedenti: «È un’esperienza che mette in contatto diretto con la nostra realtà, un’esperienza forte che ha un effetto di sensibilizzazione», sottolinea Giorgia, che ha dato un suo contributo alla risoluzione di uno dei problemi più importanti per le persone non vedenti, quello della viabilità urbana e della sicurezza stradale: «Ho dato una mano a realizzare una app che segnala i percorsi e la distanza verso punti di interesse come le farmacie grazie a sensori posizionati in modo opportuno». 

Poi alle elezioni comunali del 2020, arriva la proposta di candidatura, che la coglie di sorpresa: «Facevo la studentessa ed avevo poco tempo, la scelta non era banale. Le persone però mi hanno dato la loro fiducia e mi ha fatto piacere». Giorgia indica gli obiettivi del suo mandato di consigliera comunale: «Punto allo sbarrieramento di tutto il paese e alla realizzazione di percorsi tattili a terra. Vorrei contribuire a creare un paese accogliente per tutti». 

Nel complesso Giorgia promuove il Trentino in merito alle infrastrutture per le persone non vedenti: «In Trentino ci sono delle cose da sistemare, ma siamo messi bene rispetto ad altre regioni». Non ci sono solo lo studio e l’impegno sociale per Giorgia. D’altronde è una giovane di 21 anni con una ricca vita sociale: «Vivo la mia vita senza farmi condizionare dal mio essere non vedente. Ho tanti amici all’università, sono appassionata di canto e di teatro. Ho un profondo amore per la musica da quando sono nata. Da bambina la musica mi calmava. Ho fatto parte di un coro di voci bianche dall’età di otto anni fino ai quattordici anni. Poi sono passata al coro degli adulti, il “Coro Amicizia”. Ancora oggi mi rilassa, mi fa stare bene e non potrei farne a meno. Ho fatto anche tango argentino». 

Nel consiglio comunale di Calliano

Le passioni sono numerose nella vita di Giorgia: «Ho fatto judo, una disciplina che mi ha spinto a pretendere il massimo da me stessa. Il maestro di judo mi diceva: “Sei qui per dare il massimo, non me ne frega niente se non ci vedi!”. Mi ha insegnato molto. Inoltre amo le attività all’aria aperta, mi piace camminare in montagna, lo faccio con gli amici o con un gruppo della sezione Sat di Arco che si chiama “Oltre le vette”». Per Giorgia, il supporto della sua famiglia è fondamentale: «Vivo con la mia famiglia, mi sostengono, sono i primi a dirmi di non mollare». C’è un solo rammarico nella vita di Giorgia, quello di non potersi spostare in completa autonomia: «Mi dispiace non poter prendere la patente, ma ci sono gli amici e il servizio pubblico». Gli anni della pandemia hanno messo a dura prova le persone che come Giorgia vivono una condizione particolare come la cecità: «La pandemia mi ha privato del contatto fisico e mi è mancato moltissimo. Mi piace il contatto fisico, amo gli abbracci ed ho risentito molto della distanza». Le domandiamo se è una pratica comune da parte dei non vedenti quella di toccare il viso delle persone per conoscerle meglio: «Toccare il viso può essere importante, lo faccio, ma non moltissimo, perché dipende molto anche dalla disposizione dell’altra persona». 

La ricetta che Giorgia adopera per affrontare al meglio e con il sorriso la vita quotidiana è quella dell’ironia: «Io ci scherzo su, le persone rimangono scioccate per la mia leggerezza. Sento se qualcuno accende la luce e io lo faccio notare. Dico: “Dai, spegni la luce!”. Quando a coro il maestro dice: “Dovete guardarmi!” io rispondo: “Io ci provo!”. Tutti a ridere!». 

Insomma, la 21enne Giorgia forse ha molto da insegnare a tutti noi: non ci sono difficoltà nella vita troppo insormontabili che non si possano affrontare con il sorriso, la consapevolezza e la determinazione a dare il meglio di sé.

Durante una passeggiata con il papà
Un albero a cui Giorgia è particolarmente affezionata
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Pubblicato da Fabio Peterlongo

Nato nel 1987, dal 2012 è giornalista pubblicista. Nel 2013 si laurea in Filosofia all'Università di Trento con una tesi sull'ecologismo sociale americano. Oltre alla scrittura giornalistica, la sua grande passione è la scrittura narrativa. È conduttore radiofonico e dal 2014 fa parte della squadra di Radio Dolomiti. Cronista per il quotidiano Trentino dal 2016, collabora con Trentinomese dal 2017 Nutre particolare interesse verso il giornalismo politico e i temi della sostenibilità ambientale. Appassionato lettore di saggi storici sul Risorgimento e delle opere di Italo Calvino.