“Dimenticare” i propri tormenti

Nina Cassian (pseudonimo di Renée Annie Cassian-Matasaru, 1924-2014), è stata una poetessa, scrittrice e traduttrice romena. Nel 1969 riceve il Premio dell’Unione degli Scrittori di Romania. Nel 1985, invitata dall’Università di New York a tenere un corso, decide di non rientrare più in Europa.

Ginnastica mattutina è una poesia che inneggia a un disincanto dell’anima necessario per affrontare la vita, nella sua routine più asfissiante, che sembra scoraggiare l’impeto della speranza e del credere.

Negli ultimi due versi il componimento ci rivela il trucco, una sorta di “dimenticanza” sui propri tormenti, sulla complessità di mettere un piede dietro all’altro per avanzare nei giorni. Capita spesso di affannarci anche invano e osservare quello che ci succede con occhi perennemente ingrati. Portiamo il nostro fardello di esperienza come un’incudine pronta a caderci sulla testa e lasciamo poco spazio alla possibilità. Così ci condanniamo prematuramente ad una dannazione autoinflitta, che ci avvelena ancora prima di dover effettivamente combattere contro eventi avversi. Ecco che allora la preghiera si eleva e chiede pietà, una nobile disposizione dello spirito che ha bisogno di partecipata premura per realizzarsi in una nuova e più consapevole completezza.

Ginnastica mattutina

Mi sveglio e dico: sono perduta.
È il mio primo pensiero all’alba.
Comincio bene la giornata
con questo pensiero assassino.

Signore, abbi pietà di me
– è il secondo, e poi
scendo dal letto
e vivo come se
nulla mi fosse accaduto.

(“Gimnastica de dimineata”, da “De îndurare”, 1981 Traduzione di Anita Natascia Bernacchia)

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Pubblicato da Mariavittoria Keller

Ha un’innata passione per la scrittura che cerca di declinare sia dal punto di vista professionale (ideazione di testi promozionali, contenuti web, corsi creativi) che artistico (performance multimediali, esposizioni, reading…) conciliandola con tutto ciò che è espressione dell’animo umano. Non ama parlare di sé se non attraverso quello che scrive: “Mi sono sempre descritta come una persona fragile. Timida, silenziosa, sognatrice. Un'osservatrice attenta della realtà e una appassionata visitatrice di sogni. Scrivo per provare a fermare in un attimo le emozioni, per riviverle, per regalarle a chi avrà la cura di dedicarci uno sguardo. Perchè credo fortemente che il valore delle cose sia svelato nei dettagli e nel tempo che sappiamo concedere. Così mi incaglio spesso nei giorni, troppo veloci e spesso disattenti verso chi preferisce stare in disparte. Amo la natura selvaggia, libera, perchè sento di esserlo anch'io. Gusto le cose semplici, che sorridono, che condivido con poche, pochissime preziose persone. Credo nell'Amore come sentimento Universale, anche se ho ancora qualche difficoltà con il sentimento, quando mi guarda. Amo il raccoglimento, la lettura e la musica, non ho paura della solitudine quando non è imposta, ma è una scelta. Vivo imparando, non dimenticando che la felicità è negli occhi di chi guarda”. Info: vikyx79@gmail.com