Duo in Armonia: Roberta Carlini & Lorenza Anderle

Roberta e Lorenza, voce e pianoforte, un duo musicale che racchiude qualità e raffinatezza e che emoziona da più di 20 anni gli spettatori e gli ascoltatori della buona musica. Roberta Carlini e Lorenza Anderle sono apprezzatissime per l’originalità del repertorio e la professionalità. Il duo si è proposto anche in formazioni allargate con altri elementi di valore in quartetti e quintetti. Tra le tante esibizioni merita ricordare la vittoria al concorso nazionale “Paolo Pavanello” nel 2002 grazie al quale hanno aperto il concerto di Giorgia, ottenendo il premio speciale della giuria eseguendo due motivi inediti “Notte d’autunno” e “In un sogno”. Hann pubblicato 3 CD “In punta di Piedi”, “Emozioni dal cinema” e “Accordi accordi”. Il repertorio è vario, dalle grandi canzoni dei cantautori italiani alle voci di donna e alle colonne sonore.

Come è nata la passione per la musica?

Lorenza:  La musica è parte integrante della mia vita e della mia famiglia dove ho trovato l’ambiente ideale per sviluppare la mia passione. In particolare mio nonno era molto conosciuto in val di Rabbi della quale è originaria mia mamma e lo chiamavano dappertutto a suonare la retta, una fisarmonica più piccola. Ma poi anche mio zio e mio papà nel coro di montagna. La mamma non vedeva l’ora di iscrivermi alla scuola musicale e appena è stata aperta a Pergine ho iniziato con il pianoforte a 8 anni, poi in prima superiore ho superato l’esame di ammissione al Conservatorio Bonporti di Trento e ho iniziato così il percorso classico fino al diploma specifico. In ogni caso mi sono sempre guardata in giro con l’orecchio attento ascoltando generi diversi e le tante contaminazioni.

Come vi siete conosciute?

Eravamo compagne di conservatorio con insegnanti diversi perché anche Roberta si è diplomata in pianoforte. Ci siamo perse poi di vista per rincontrarci ad un concerto di beneficenza in cui io accompagnavo la cantante lirica e lei cantava spiritual con un altro pianista. Sono rimasta affascinata di come cantava bene, aveva fatto tante lezioni di canto anche lirico con una impostazione classica per poi cantare il pop. Ci siamo riviste a casa sua provando delle canzoni di Baglioni, Beatles, Battisti. E da lì è partito tutto.

Cosa vi unisce?

Una stima musicale e personale da parte di entrambe molto profonda e  sincera nel senso che rispecchia i nostri caratteri. Io ammiro di lei la sua ricerca di perfezione, di creare sonorità diverse, prova tantissimo e non si accontenta mai. Di carattere è tosta e sicura e questo dà sicurezza anche a me che sono più volatile con un approccio abbastanza istintivo e fantasioso negli arrangiamenti. Mi vengono le idee e quando le propongo, le apprezza molto. Sono più emotiva e ho bisogno di avere vicino qualcuno che mi dica ok.

Cos’è la musica per te?

Mi porta in un altro mondo, mi piace farla e ascoltarla, è bellissimo l’ascolto attento dove cogli gli aspetti più nascosti e gli arrangiamenti. Come gusti personali il mio ritmo preferito nel ballo è il funky e poi i grandi cantautori, Vasco Rossi in primis.

Roberta:

Come è nata la passione per la musica?

Da piccolina cantavo nel coro della chiesa, ero la solista, è stato il prete che mi ha indirizzato allo studio  della musica perché avevo queste doti vocali. Ho proseguito con lo studio del pianoforte fino a diplomarmi al Conservatorio di Trento ma la passione del canto è sempre stata la più grande. E’ diventata il mio lavoro perché sono insegnante di canto moderno  all’Istituto Vivaldi di Bolzano. La musica è fondamentale nella mia vita.

Com’è il rapporto artistico con Lorenza?

L’incontro artistico e l’amicizia che ci lega con Lorenza è importante. Nelle canzoni cerchiamo di dare sempre una veste nuova mettendo anche strumenti e arrangiamenti particolari. Anche i pezzi più conosciuti e ne escono cambiati come un prodotto diverso. Questa è la nostra originalità e la gente apprezza. Abbiamo sempre allargato a progetti nuovi con strumenti classici e con musicisti di spessore come Francesco Ciech, Roberta Gottardi, Marianna Lazzarini e altri. Non abbiamo mai litigato anche se siamo diverse caratterialmente, la passione per la musica ci unisce anche se viviamo abbastanza lontane una dall’altra. Si prepara un lavoro separatamente, ci si riunisce e troviamo sempre l’idea comune. È una cosa simbiotica, lei sta scrivendo una cosa, conosce il mio stile, la mia estensione vocale e anche negli arrangiamenti è sempre vincente perché ha capito le mie intenzioni.

La musica e i giovani

E’ importante educare i ragazzi all’ascolto. Hanno buon gusto se guidati e sono curiosi nell’ascoltare Mina o i cantautori e capiscono il valore dell’artista, ci deve essere un insegnante che li invita ad ascoltare e seguire.

Come è cambiata la tua voce?

Nel tempo la voce  è diventata più calda e corposa. Ci vuole sempre evoluzione e ricerca, ho sempre studiato molto, sono selettiva, non mi accontento e sono sempre alla ricerca di qualcosa di diverso.

Foto di Giuseppe Facchini

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Pubblicato da Giuseppe Facchini

Giornalista, fotografo dello spettacolo, della cultura e dello sport, conduttore radiofonico. Esperto musicale, ha ideato e condotto programmi radiofonici specialistici e di approfondimento sulla storia della canzone italiana e delle manifestazioni musicali grazie anche a una profonda conoscenza del settore che ha sempre seguito con passione. Ha realizzato biografie radiofoniche sui grandi cantautori italiani e sulle maggiori interpreti femminili. Collezionista di vinili e di tutto quanto è musica. Inviato al Festival di Sanremo dal 1998 e in competizioni musicali e in eventi del mondo dello spettacolo.