Sempre più grintose, sempre più cariche di voglia di fare nuove esperienze di alta e mezza quota. Senza tralasciare – grazie all’attenta ricerca dell’instancabile organizzatrice, promoter e manager del gruppo Marzia Bortolameotti – le nuove tendenze del fare sport, che richiamano un ampio ventaglio di sonorità culturali e psicologie introspettive. Ma come si è evoluta la squadra in questi dodici mesi di attività? Lo abbiamo chiesto proprio a lei, la super conduttrice del gruppo.
A che punto stanno le Donne di Montagna?
La community è cresciuta, siamo quasi oltre i 27 mila follower. Anche l’hashtag Donne di Montagna ha raggiunto condivisioni e numeri importanti, circa 61.200 post. Tra la passata stagione e quella in entrata gli eventi sono decisamente aumentati: tra trekking, esperienze e uscite sul territorio riusciamo ad arrivare a una cinquantina di eventi che coprono tutto l’anno, ma focalizzati soprattutto nell’arco che riguarda primavera, estate e autunno. In questo periodo si concentrano i trekking, che non sono semplici percorsi ma sono sempre più attività esperienziali, con accompagnatore di media montagna, in cui abbiniamo spesso degli esperti per fare delle pratiche un po’ diverse.
Che tipo di pratiche esperienziali proponete?
Tra le nuove proposte abbiamo l’attualissimo mindfulness (un tipo di meditazione in cui l’obiettivo principale consiste nel concentrarsi sulla consapevolezza del sé e di ciò che si sta percependo e provando in un determinato momento, senza interpretazione o giudizio), il goal mapping (un metodo che permette di individuare punti di forza, eliminando la negatività), lo yoga, lo stretching, le attività di respiro, la meditazione in senso più ampio e naturalmente il trekking. Il tutto in abbinata con il racconto di storie di donne o personaggi importanti. Non solo trekking quindi, ma vere e proprie esperienze. Queste sono le grandi proposte per il 2024.
Anche la grafica costituisce una parte importante del progetto.
La nostra attenzione per il breve e medio periodo del progetto Donne di Montagna vede delle novità importanti. Abbiamo rifatto il logo, cambiando leggermente le sfumature e rivedendo la grafica, più accattivante e coinvolgente. A giugno uscirà anche il nostro nuovo sito, che sarà soprattutto un contenitore di esperienze. Donne di Montagna si sta trasformando in un incubatore, una sorta di sperimentazione verso nuove tipologie di prodotto turistico. Tante proposte legate alle offerte del nostro ricco territorio: abbiamo studiato e analizzato le diversificate opportunità in loco per poi proporre all’utente – anche attraverso il sito – cosa sia possibile fare divertendosi. Il tutto viene poi commercializzato attraverso pacchetti ad hoc, grazie al lavoro dei tour operator. Nel frattempo ci stiamo sempre più spostando verso il trend del momento, ovvero viaggi per sole donne. Viaggi che abbracciano proprio la filosofia delle donne in cammino, in senso reale e metaforico. Il cammino inteso cioè come attività introspettiva, attività terapeutica, attività di condivisione e occasione di crescita personale.
Dicevamo che le attività si sono moltiplicate.
Da una parte ci sono le attività che promuoviamo e facciamo da sempre. Con le guide alpine l’anno scorso siamo stati a Finale Ligure; quest’anno probabilmente andremo a fare il meeting di arrampicata sportiva in Sicilia. Per la nuova stagione proponiamo delle attività innovative quanto interessanti, come “conquista il tuo primo 4000”, sempre in compagnia delle guide alpine. E poi largo spazio all’ alta montagna, con stage in quota che prevedono attività dedicate all’arrampicata. In calendario non mancano le attività per l’inverno, dedicate allo sci d’alpinismo, che restano sempre il motore di Donne di Montagna.
E poi come team vi state allargando.
Sì, anche il team si sta allargando, si sta intessendo una rete interessante formata da accompagnatrici di media montagna e da guide alpine donne. Per valorizzare sempre di più la figura della donna interprete e professionista della montagna. Un grande traguardo raggiunto.
Nell’ambito social siete sempre state forti.
Ci stiamo specializzando ulteriormente sulla parte digitale e su quella che riguarda i social, con l’obiettivo di comunicare eventi ed esperienze. Uno spazio attuale per crescere dal punto di vista non solo professionale, ma anche di racconto attraverso gli strumenti digitali. Cosa raccontiamo? Tutte le nostre esperienze, su tutti i social. Dalla pagina Instagram a TikTok, da Facebook al canale Telegram, passando anche per la newsletter, che adesso curiamo con attenzione speciale. Dietro tutto questo impegno sta un grande lavoro di professionalizzazione e di coinvolgimento di figure altamente esperte in ambito social, che possano poi raccontare le esperienze in chiave femminile. Donne di montagna, lo sottolineo ancora una volta, è un grande incubatore di prodotto di esperienze e di turismo al femminile specializzato in cammino. Questo per sintetizzare il concept del progetto.
Le collaborazioni vi accompagnano in queste esperienze uniche.
In questo momento le nostre collaborazioni sono tante e parlano di stabilità, con tante realtà coinvolte. Va evidenziata la collaborazione con l’APT della Valsugana, con cui abbiamo lanciato Pink Lagorai, risveglio muscolare di primavera. Si tratta di una serie di appuntamenti calendarizzati tra la primavera e l’estate e dedicati ai trekking esperienziali. Sempre solida come la roccia la nostra collaborazione con Montura, che ci supporta fin dagli inizi. E continua la nostra partnership con Cober Poles, che grazie agli speciali bastoncini sostiene e guida i nostri trekking. ■