Gemelli veneziani

Da giovedì 13 gennaio a domenica 16 al Teatro Sociale di Trento un nuovo appuntamento della stagione di prosa del Centro Santa Chiara: I due gemelli veneziani di Carlo Goldoni, in un adattamento di Angela Demattè e Valter Malosti. Quest’ultimo, vincitore del premio Ubu come miglior regista nel 2009, si misura per la prima volta con un pezzo di Goldoni e lo fa con «una gran macchina del divertimento – così definisce il testo – che è anche una farsa nera inquietante, sulla famiglia, l’identità, l’amore e la morte».

Già il giorno prima è però possibile sedersi in platea: l’8 gennaio al teatro Sociale di Trento, il 12 al Teatro Zandonai di Rovereto (quindi il 14 a Tione e il 25 a Tesero) va in scena La grande nevicata dell’85, uno spettacolo scritto da Pino Loperfido e interpretato da Mario Cagol con le musiche di Alessio Zeni, per una produzione Arditodesìo. Lo spettacolo fa riferimento all’inverno del 1985, quando una copiosa nevicata dipinse di bianco il Trentino e buona parte dell’Italia, una nevicata che nel testo non rappresenta solo lo straordinario fenomeno meteorologico, ma il simbolo di un’epoca di grandi sogni e speranze che raggiunge il suo picco e comincia a morire: gli anni Ottanta dell’ottimismo e dell’edonismo ma anche gli anni Ottanta come punto di non ritorno. 

Due consigli per il 15 gennaio, entrambi dedicati alle donne. Al Teatro di Lavis per la stagione del Coordinamento Teatrale Trentino, in scena Indagine su Alda Merini. Non fu mai una donna addomesticabile, con Margherita Caravello e la drammaturgia di Antonio Nobili: uno sguardo da vicino sulla poetessa più controversa, amata e citata della contemporaneità.

“Overload”

Al Teatro di Meano in scena invece la prima donna, Eva, uno spettacolo diretto da Gianni Masella, in una produzione Teatro Appeso a un filo in collaborazione con Fondazione Luzzati – Teatro della Tosse. Lo spettacolo, tratto dal celebre libro di Mark Twain, Il diario di Eva racconta il viaggio della donna verso la consapevolezza: sulla scena un’attrice e una danzatrice fondono parola e gesto per svelare gradualmente un’anima complessa, curiosa e appassionata. 

Al Teatro di Pergine, mercoledì 19 e giovedì 20 gennaio in arrivo Overload di Sotterraneo, un lavoro che la stessa compagnia definisce “un ipertesto teatrale sull’ecologia dell’attenzione” e già riconosciuto come “spettacolo dell’anno 2018” con il Premio Ubu, l’Oscar del teatro italiano. Sempre a Pergine, in occasione della Giornata della Memoria in ricordo delle vittime dello sterminio nazi-fascista, La Rosa Bianca, di e con Aida Tallienta, in scena con Sandro Pivotti, uno spettacolo che racconta la storia di Hans e Sophie Sholl, Alexander Schmorell, Willi Graf, Christoph Probst e il professor Kurt Huber, conosciuti proprio con il nome “La Rosa Bianca”, che dalla primavera del 1942 all’inverno del 1943 a Monaco ingaggiano una battaglia di resistenza contro il regime nazista.

Si conclude il mese di gennaio con un altro appuntamento de La Grande Prosa: dal 27 al 30 gennaio sul palco del Teatro Sociale di Trento Enrico IV, che vede rinnovarsi la collaborazione artistica tra il regista Yannis Kokkos e l’attore Sebastiano Lo Monaco per uno sguardo su uno dei più stimati autori del ‘900, Luigi Pirandello. 

Infine, un consiglio per i più piccoli, invitati a preparare pigiama, orsacchiotto, pantofole e sacco a pelo per iniziare l’anno nuovo con Notte a teatro, progetto dedicato a bambini e bambine tra i 4 e gli 11 anni firmato Collettivo Clochard, in programma dal 3 al 4 gennaio al Teatro Sociale Gustavo Modena di Mori: un’avventura tra la platea e i palchi, scoprendo il teatro per una notte intera.

“La grande nevicata dell’85”
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Pubblicato da Susanna Caldonazzi

Laureata in comunicazione e iscritta all'Ordine dei Giornalisti del Trentino Alto Adige dal 2008, inizia la sua esperienza professionale nella redazione di Radio Dolomiti. Collabora con quotidiani, agenzie di stampa, giornali on line, scrive per la televisione e si dedica all'attività di ufficio stampa e comunicazione in ambito culturale. Attualmente è responsabile comunicazione e ufficio stampa di Oriente Occidente, collabora come ufficio stampa con alcune compagnie, oltre a continuare l'attività di giornalista free lance scrivendo per lo più di di cultura e spettacolo. Di cultura si mangia, ma il vero amore è la pasticceria.