Giovanni Allevi torna a suonare all’Auditorium di Trento in una serata, quella del 30 novembre, organizzata dalla Showtime Agency in un teatro finalmente al massimo della sua capienza. Enfant terrible della Musica Classica contemporanea, per le nuove generazioni è un autentico guru del rinnovamento della musica colta, Giovanni Allevi proporrà il live legato alla sigla di “Piano Solo”. Compositore, direttore d’orchestra e pianista, ha stregato con le sue note milioni di giovani che, affascinati dal suo esempio, si avvicinano alla musica colta e all’arte creativa della composizione. Fra le composizioni che non mancheranno nella scaletta del suo tour anche uno degli ultimi pezzi della produzione del pianista marchigiano “Kiss me again”. Un brano che Allevi ha raccontato così: “Kiss me again” ha preso forma durante la pandemia, è la fotografia del momento che stiamo tutti vivendo, l’inquietudine e la voglia di rinascita, l’incertezza per il futuro, l’amore romantico come rifugio. Suonarla dal vivo è un’emozione indescrivibile. Un brano accompagnato da un videoclip particolare che ha come protagonisti i due primi ballerini del Teatro alla Scala di Milano, Virna Toppi e Gioacchino Starace, che hanno lavorato mesi per dare una forma visibile alle mie note”. “Nel video – ha raccontato Allevi – che vede la presenza anche del mio pianoforte, descrivono in maniera sublime i corpi che, all’inizio intorpiditi, ritrovano l’ampiezza dei movimenti fino ad un tenero bacio finale. Ringrazio i danzatori e il coreografo Damiano Artale per aver onorato le mie note del proprio straordinario talento. Attraverso un lavoro creativo durato mesi, i ballerini hanno fuso l’eccellenza della danza classica, fatta di tradizione, studio rigoroso e consapevolezza del passato, agli slanci delle mie note contemporanee, approdando ad un linguaggio espressivo originale”. Il concerto sarà anche una sorta di “the best” live dei pezzi tratti dagli undici album pubblicati fino ad oggi.
Giovanni Allevi: il “piano solo”
Fabio De Santi Scritto il
Pubblicato da Fabio De Santi
Classe 1967, si nutre fin da ragazzo di musica e passione per la scrittura con particolare dedizione alle pagine di Vonnegut, Dagerman e Cèline. Scrive dalla metà degli anni '90 per il quotidiano l'Adige e da tempo quasi immemore collabora con Trentinomese. Frequenta le onde radio dagli anni '80 con diversi programmi fra cui quelli proposti su Radio Rai Regionale dove da spazio alla scena musicale trentina cosi come accade sulle pagine del nostro mensile. Mostra altri articoli