Per l’ultimo appuntamento della Stagione di danza il Centro Servizi Culturali S. Chiara fa registrare un altro sold out, il secondo consecutivo dopo quello annunciato soltanto pochi giorni fa a Bolzano per Giselle.
Mercoledì 29 marzo, alle ore 20.30, il Balletto di Roma porterà sul palco del Teatro Zandonai di Rovereto un classico come Giulietta e Romeo, balletto in due atti liberamente ispirato alla tragedia di William Shakespeare, con la coreografia di Fabrizio Monteverde e le musiche di Sergej Prokof’ev.
La Verona degli amanti infelici di William Shakespeare diventa, nella versione monteverdiana, un Sud buio e polveroso, reduce da una guerra e alle soglie di una rivoluzione: un muro decrepito mantiene il ricordo di un conflitto mondiale che ha azzerato morale e sentimento, e – risuonando quanto mai attuale – annuncia, oltre le macerie, un futuro di rinascita e ricostruzione.
Nell’Italia contraddittoria del secondo dopoguerra, immobile e fremente, provinciale e inquieta, Giulietta è protagonista e vittima di una ribellione giovanile e folle, in fuga da una condizione femminile imposta e suicida di un amore inammissibile. Romeo, silenziosamente appassionato e incoscientemente sognatore, è martire della propria fede d’amore innocente. Tra loro, le madri Capuleti e Montecchi, padrone ossessive e compiaciute di una trama resa ancor più tragica dall’intenzionalità dell’odio e dall’istigazione alla vendetta.
Riscrittura drammaturgica originale, percorsa dai fotogrammi inquieti del cinema neorealista e autonoma nell’introspezione dei personaggi, l’opera di Fabrizio Monteverde denuda la trama shakespeariana e ne espone il sentimento cinico e rabbioso, così vicino al suo stesso impeto coreografico. Ne nasce così una narrazione essenziale ma appassionata, lirica e crudele, che come il cerchio della vita continuamente risorge dal proprio finale all’alba di un nuovo sentimento d’amore.
Un’audace manipolazione dell’opera originale che insiste sui sentimenti e sulle idee universali che ancora oggi fanno breccia nei lettori di Shakespeare e che risuonano ancora più forti nella loro traduzione in danza attraverso lo stile energico e travolgente del coreografo Fabrizio Monteverde.
Giulietta e Romeo torna oggi in scena dopo aver debuttato al Carlo Felice di Genova nel 1989 per il Balletto di Toscana ed essere stata successivamente ripresa dal Balletto di Roma nel 2002.
Dopo essere stata portata in scena negli ultimi vent’anni, Giulietta e Romeo viene riallestita per festeggiare questo anniversario, confermandosi nel tempo uno dei titoli di maggior successo del repertorio della compagnia romana, con un record di recite effettuate e un grande riscontro di pubblico al botteghino.
BALLETTO DI ROMA
La Compagnia del Balletto di Roma promuove da sempre la produzione e la diffusione della danza d’autore italiana in Europa e nel mondo. Nel corso dei suoi 63 anni di vita, ha visto susseguirsi prestigiose collaborazioni, che hanno contribuito a far crescere l’attività produttiva sia in termini di quantità che di qualità delle opere allestite, con un ampio consenso di pubblico. La Compagnia romana ha costruito un modello produttivo unico nel suo genere in Italia, volto alla preservazione del repertorio e al rinnovamento dello stesso, attraverso il sostegno della creatività coreografica e il mantenimento del livello tecnico e interpretativo dei danzatori. L’attuale profilo artistico è frutto dell’attività manageriale di Luciano Carratoni, direttore generale che dal 2018 porta un cambio generazionale al vertice della struttura nominando alla direzione artistica Francesca Magnini. Il nuovo assetto ha rafforzato gli schemi e ampliato gli obiettivi d’internazionalizzazione permettendo di coniugare al meglio la tradizione con l’innovazione.
Per ulteriori informazioni visitare il sito www.centrosantachiara.it