Gli “stati di grazia” di Walter Bonatti

Quest’anno ricorre il decimo anniversario della scomparsa di Walter Bonatti, grande alpinista ed esploratore che dell’avventura ha fatto la propria vita. E proprio a lui, alle sue imprese avventurose e alle sue esplorazioni introspettive, è dedicato il focus del numero di aprile della rivista del Cai Montagne360.Un focus che anticipa in anteprima internazionale i contenuti della mostra dedicata a Bonatti “Stati di grazia. Un’avventura ai confini dell’uomo”, visitabile a partire dal prossimo giugno al Museo Nazionale della Montagna di Torino.

I contenuti vanno oltre il ritratto del grande alpinista, le cui scalate sono ben note, ed evidenziano, come scrive il direttore Luca Calzolari, «la curiosità che lo ha spinto a conoscere luoghi e persone, e a costruire un rapporto con la natura caratterizzato dalla ricerca, mettendosi in gioco da uomo privo di preconcetti».
Sfogliando le pagine della rivista, si potranno trovare le testimonianze di chi lo ha conosciuto, come quella del giornalista e scrittore Michele Serra, le vicende editoriali che lo hanno riguardato, e un contributo sui 14 anni di viaggi effettuati in collaborazione con la rivistaEpoca. Le sue imprese trovano conferma nella quantità enorme di documenti e oggetti raccolti nel tempo e donati dagli eredi al Museomontagna, che oggi raggiungono una sintesi nella mostra Stati di grazia. Un’avventura ai confini dell’uomo. I contenuti dell’esposizione, usando le parole del Presidente generale del Cai Vincenzo Torti, raccontano un Bonatti «lontano dagli stereotipi e dalle celebrazioni, da conoscere attraverso una nuova prospettiva». 


Sarà una mostra che, spiegano a M360 i curatori Angelo Ponta e Roberto Mantovani, intende evidenziare «il filo che lega le avventure e le emozioni di Walter Bonatti attraverso le sue parole, le sue fotografie, i suoi oggetti, diversi documenti e attraverso la proposta di alcuni degli ambienti in cui si immerse: le grandi pareti delle Alpi, le foreste, i vulcani, il mondo dei ghiacci». A essere studiata, indagata e raccontata, è dunque la dimensione più intima e umana di quell’esploratore che aveva trasformato l’avventura nell’oggetto della sua narrazione. La direttrice del museo Daniela Berta si focalizza sul prezioso archivio che è all’origine della mostra, composto da 63 metri lineari di documenti cartacei e 150mila fototipi, oltre a materiali raccolti durante l’attività alpinistica ed esplorativa, libri, premi e documentazione varia. 
Al progetto è dedicato anche il portfolio fotografico, con una selezione di foto che saranno esposte al Museomontagna.

La proposta escursionistica di questo mese porta il lettore tra le meraviglie dell’altopiano carsico della Komna, in Slovenia, mentre gli appassionati di alpinismo potranno immergersi nel racconto dell’apertura di una nuova via sulla strapiombante Cima Ovest di Lavaredo. Tra le proposte anche un’avventura scialpinistica greca, con destinazione la cima allo Skolio, seconda vetta dell’Olimpo, mentre della crescente diffusione di quest’ultima disciplina, dopo un inverno con gli impianti di risalita chiusi, parla il pluricampione mondiale Matteo Eydallin. Spazio anche al torrentismo, con un contribuito è dedicato all’esplorazione di 28 nuove calate nella gola della Val Clusa, nel comune di La Valle Agordina, nelle Dolomiti Bellunesi.

Questo numero ospita due interessanti storie di montagna: il diario dei ricordi della prima escursione di una lettrice e il ritrovarsi, dopo 25 anni, di due vecchi amici (uno americano, l’altro italiano) che si erano conosciuti sui sentieri dolomitici. I due hanno ripreso i contatti grazie a un appello pubblicato su questa rivista.

M360 dà voce anche all’emozione per il ritorno sui sentieri di una classe di una scuola media ligure (raccontata dalla viva voce dei giovanissimi alunni) e alle considerazioni sull’evoluzione della figura dell’Accademico all’interno del Cai.

Il numero di aprile lancia infine l’uscita del primo volume delle Guide ufficiali del Sentiero Italia CAI, edite da Idea Montagna con la collaborazione del Club alpino italiano. Dedicata all’Appennino Tosco-Romagnolo, Tosco-Emiliano e Ligure, questa prima uscita sarà acquistabile dal 20 aprile.

Scienza, curiosità, attualità, cronache di nuove ascensioni e notizie dal mondo Cai completano come sempre il numero di aprile, che anche questo mese, oltre ad arrivare nelle case dei Soci ed essere acquistabile in edicola a 3,90 euro, è consultabile online a questo indirizzo.

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