Come ogni mese, la programmazione televisiva della Rai regionale del Trentino Alto Adige si condensa in Tapis Roulant, contenitore in onda domenica 6 giugno (ore 9.15 circa su RAI3 ed in replica sul canale 103 del Digitale Terrestre alle ore 22.30). Cosa c’è nella prima puntata? “Verde Lessinia: i monti della luce”. Un territorio appartato, a guardia dell’ingresso da sud nella Valle dell’Adige: la Lessinia, esteso altopiano che abbraccia l’Alto Veronese ma anche il Trentino. Tradizionale montagna della barocca Ala, è stata teatro dell’arrivo della 18esima tappa del Giro d’Italia. Natura, cultura, tradizioni e una spiccata vocazione al turismo sostenibile, si mescolano in questo territorio poco conosciuto dagli stessi trentini.
“Il disegno nel piatto”, programma che esplora le recenti tendenze estetiche nel campo della cucina d’autore, ha come protagonista lo chef Stefano Ghetta ed una sua opera d’arte. “Diari della piazza”. Protagonista della puntata è Lara Naki Gutmann. Da molti definita come l’erede di Carolina Kostner. La giovane pattinatrice trentina è campionessa italiana in carica e ha già vinto trofei del circuito internazionale in preparazione alla sua prima Olimpiade del 2022. “Oltre i quartieri”. Prosegue il percorso iniziato con la serie: “I quartieri di Trento”.
Andremo alla scoperta dei piccoli borghi attorno alla città, vere e proprie appendici urbane e luoghi oggi più che mai interconnessi con la realtà cittadina. La prima puntata è dedicata alla collina che da Oltrecastello si snoda fino a Povo. La seconda puntata, il 20 giugno, si apre con ”Le frazioni della Val di Pejo”. La natura incontaminata del Parco dello Stelvio, cime innevate e ghiacciai, la tradizione termale, ma anche architetture tipiche, modi e stili di vita che si sono conservati per secoli: tutto questo è la Valle di Pejo, che lontana dai grandi circuiti del turismo, conserva frazioni e centri abitati meritevoli di essere scoperti e valorizzati. “Trentinologia”. Le fisarmoniche, oggi come ieri, sono strumenti ricchi di fascino. Una fabbrica contribuì in modo determinante alla diffusione di questo strumento in tutto il mondo. Un racconto pieno di passione e di riferimenti culturali utili per comprendere quanto le fisarmoniche abbiano rappresentato e siano ben più di un semplice susseguirsi di tasti.