“I Suoni di Vaia”: emozioni e testimonianze

Dal 28 aprile al 29 ottobre al Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina.

Ferve l’attività al Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina per “I Suoni di Vaia”, che aprirà a San Michele all’Adige il prossimo 28 aprile. L’iniziativa, da un’idea dell’arch. Claudio Lucchin, ricondurrà alle forti emozioni provate da moltissime persone a fine ottobre 2018 quando un evento meteorologico estremo, poi denominato Tempesta Vaia, si abbatté sul Trentino, sull’area delle Dolomiti UNESCO, su gran parte del Nord-Est italiano e su alcune regioni d’Oltralpe. Il sonoro, le testimonianze di alcune persone ci inviteranno a riflettere su quanto è accaduto, ci suggeriranno un messaggio che forse abbiamo lasciato cadere o che rischiamo di consegnare all’oblio. “I Suoni di Vaia”, un’esperienza di forte impatto emozionale, fino al 29 ottobre 2022 al Museo di San Michele.

Foto di Roberto Besana

“La tempesta Vaia è una tragedia fatta di molte immagini e pochi suoni – dice l’arch. Lucchin, ideatore dell’iniziativa -, però, è l’immenso urlo di dolore della Terra a sorprenderci veramente. Non c’è un gusto sadico o maldestro nel tentare di ricostruire quel grido, serve a trasmetterci una forte emozione e a farci capire qualcosa. Proveremo – continua l’arch. Lucchin – a smontare la tragedia di Vaia per tentarne possibili interpretazioni, decodificando quanto accaduto per capire come andare avanti, sapendo fin d’ora, che per affrontare e metabolizzare un disastro così grande è necessario innanzitutto ricorrere alla parola, con la quale provare a esorcizzare la morte …”.

La sonorizzazione e le musiche de “I Suoni di Vaia” sono di Elisa Pisetta e Cristian Postal.

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