
Le giornate si sono allungate e la natura si sta risvegliando dal tempo del riposo, un momento che è stato indispensabile per rigenerarsi. Tra il sole e la pioggia di questo ultimo periodo, è impossibile non fare caso a questa stagione che sta dipingendo il paesaggio di gioia: l’erba, i fiori e le piante stanno sbocciando per regalarci la loro vivacità, i loro frutti, e per divenire un dono in qualche occasione speciale.
Maggio è il tempo del “fiorire”, dell’aprirsi, della crescita: evoca l’espansione della Primavera e il germogliare dell’Anima. Noto allora un timido bocciolo che sta per schiudere i petali, vedo un bambino che si rialza dopo essere scivolato, osservo un giovine che inciampa in quel che la vita gli sta insegnando (ma lui ancora non lo sa), scruto una donna che danza per rivelare la propria bellezza e contemplo un uomo mentre apre la sua mano per abbracciarne un’altra.
Il fiorire appartiene tanto al regno vegetale quanto a quello animale: è un germoglio che si cela in ognuno di noi e chiede di essere curato e coltivato affinché la propria interiorità possa sbocciare. Come? Imparando la pazienza dai fiori, sostituendo la fretta con la calma, per riconoscere il giusto tempo; per camminare e sorridere sotto la pioggia anche quando il sole non si vede; per cogliere la perfezione laddove un petalo fosse sbiadito oppure mancante; per regalare le sfumature più belle a chi incontriamo lungo la strada e per portare meraviglia e incanto a chi ci sta accanto.
Che ogni parola possa essere un atto gentile – un seme –,
un fiorire nel cuore, Sara
