Il “picacismo” del micio

Proseguendo con l’analisi dei problemi comportamentali vedremo oggi un fenomeno davvero pericoloso e al contempo difficile da debellare ovvero il picacismo. La pica è quel desiderio, oserei definire morboso, che hanno alcuni gatti di mangiare alimenti non commestibili come coperte, sacchetti di plastica, giornali… Purtroppo l’ingestione di questi prodotti può causare vomito, ulcerazioni interne, blocchi intestinali e nei casi più gravi portare alla morte.

Le cause scatenanti possono essere variabili, si va dall’allontanamento precoce da mamma gatta ad un ambiente povero e ipostimolante, a condizioni di stress, noia, ricerca di attenzione, malattia, nuovi inserimenti in casa o ancora problemi e carenze alimentari.

Va sottolineato che le razze orientali come Siamese o Brumese sembra siano più predisposte a mettere in pratica questo comportamento.

Solitamente si tende all’inizio a sottovalutare il problema, infatti il più delle volte si tratta di un cucciolo che “ciuccia” la lana e solo successivamente passa poi ad altre tipologie di materiale.

Quali sono quindi le soluzioni? Per prima cosa è ovviamente necessario capire quale sia la causa scatenante, se ad esempio il problema è una carenza alimentare sarà consigliabile introdurre nei pasti fibre e minerali.

Se siamo invece di fronte ad un problema di salute (diabete, immunodeficienza..) sarà il nostro veterinario a fornirci la terapia da seguire.

Se la causa infine è di tipo comportamentale dovremmo andare a risolvere quella che è la problematica che causa lo stress (ad esempio un inserimento troppo frettoloso) e lavorare sia sull’arricchimento ambientale che sull’interazione gatto-proprietario.

Ricordiamoci sempre che il lavoro migliore è la prevenzione, ovvero, se sappiamo che il nostro gatto ha la tendenza a mangiare la plastica delle borse evitiamo di lasciarle in giro o cospargiamo quotidianamente con uno spray naturale a base di agrumi (a noi piace, mentre a loro dà fastidio) gli oggetti che vogliamo salvaguardare.

Insomma, se vediamo uscire un filo dalla bocca o dall’ano è assolutamente fondamentale resistere alla tentazione di tirarlo ma rivolgersi immediatamente ad un veterinario!

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Pubblicato da Cinzia Cavagna

Amo i libri e vivo in un piccolo zoo casalingo (14 cani, 5 gatti, 1 drago barbuto, 2 geche, 1 camaleonte, 2 tarantole). Unendo l’interesse, in particolare quella per i gatti, al mio amore per lo studio negli anni ho affinato gli approfondimenti inerenti al comportamento felino, un panorama in continua evoluzione che offre studi aperti e richiede costante aggiornamento, sperando di riuscire a trasmettere un po’ della mia passione anche tra le righe degli articoli, tramite “Gatta ci cova” , vorrei aiutarvi a scoprire di più su questo affascinante animale che vive in gran parte delle nostre case!