Il postino a quattro zampe

C’era una volta un cane da caccia che un giorno si rifiutò di obbedire al cacciatore. “Fionda, vai a stanare il coniglio nel cespuglio!” Ma lui fermo. E non si mosse neppure quando gli venne comandato il riporto di una beccaccia impallinata. 

Licenziato dal cacciatore perché non più idoneo alla caccia, Fionda, dotato com’era di un olfatto affinatissimo, venne assunto alle Poste. Già: perché a Fiutopoli, la città dei cani, gli indirizzi non venivano indicati con il nome della via e il numero civico dell’edificio, bensì con gli odori della strada, del palazzo e dell’abitazione: Signor Tal dei Tali, via del Pesce fritto, palazzo della Cipolla, appartamento dei Calzini sporchi.

Come postino, Fionda si rivelò un vero portento. Ogni mattina ritirava il sacco pieno di lettere e a mezzogiorno, puntualmente, lo restituiva vuoto. Presto divenne il miglior postino a quattro zampe della città, tant’è che era lui a smaltire la corrispondenza più “delicata”. Delicata in che senso?, si domanderà il lettore. Lo si vedrà tra poco. Ora basti dire che il modo in cui Fionda fu da allora accolto dai destinatari della posta divenne imprevedibile e sopra le righe. Taluno, ad esempio, lo rimpinzava di bocconcini, mentre tal’altro lo prendeva a calci. Non riuscendo a capacitarsi di quelle reazioni così esagerate e contrastanti, a Fionda venne il sospetto che gli avessero affidato la posta indirizzata ai matti. Ma non era così. Le reazioni, gli spiegarono i superiori, erano dovute al contenuto delle missive, ossia avvisi di premi vinti o ingiunzioni a pagare le tasse. Nell’occasione, gli dissero che la lettera più scottante era ancora nelle loro mani. Se la sentiva di consegnarla? Certo, rispose Fionda, e partì di slancio. Giunto al palazzo della Mela marcia, non trovò però il destinatario. Ma al cane postino bastarono solo alcune annusatine per stanarlo. Era nascosto in cantina. Solo allora si scoprì che si trattava di un uomo pericoloso, il maggiore evasore fiscale della città. Fionda, dunque, aveva corso il rischio di essere malmenato, ma, grazie ai poliziotti che aveva voluto con sé, rientrò alle Poste illeso e in perfetto orario. Pronto a ricevere la medaglia “di postino più coraggioso dell’anno”.

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Pubblicato da Flora Graiff

Nata in un mondo di colori, il suo stile è caratterizzato da sfumature vivaci e personaggi espressivi, perlopiù ispirati al mondo animale. Ha perfino affermato scherzosamente che le sue idee migliori le vengono da conversazioni casuali con gatti del quartiere e cani randagi.