Il potere curativo dell’amore

June Carter (1929-2003) e Johnny Cash (1932-2003)

Una delle storie più commoventi nel mondo del rock riguarda Johnny Cash e la sua seconda moglie, June Carter Cash. Lui era già una star affermata, ma anche profondamente tormentato da dipendenze e problemi personali. June, membro di una famosa famiglia di musicisti, al suo terzo matrimonio, lo aiutò a superare molte delle sue difficoltà.

“Tu ed io ci sposeremo un giorno” furono le parole che sancirono l’incontro con la giovane. L’amore ardente e la stima nei confronti di June emergono ancora oggi attraverso le parole di una lettera a lei dedicata: “Ci leggiamo nella mente, pensiamo allo stesso modo. Sappiamo cosa ciascuno vuole dall’altro senza neanche chiedere. (…) Tu mi spingi a dare sempre il meglio di me. Sei l’oggetto del mio desiderio, sei la prima ragione sulla terra della mia esistenza. Ti amo tanto”.

Nel 1968, Johnny chiese a June di sposarlo durante uno dei loro concerti di fronte a migliaia di fan e lei accettò sul palco.

La storia d’amore tra i due è stata documentata in molte canzoni e raccontata nel film “Walk the Line”. Ma forse il momento più commovente della loro relazione avvenne verso la fine delle loro vite. June morì nel maggio del 2003. Johnny, che era stato al suo fianco fino alla fine, visse solo pochi mesi senza di lei, morendo nel settembre dello stesso anno. In una delle sue ultime interviste, egli disse: “Non penso che potrei funzionare senza di lei”.

La loro relazione è diventata un simbolo della redenzione e del potere curativo dell’amore, lasciando un’eredità commovente che va ben oltre la loro musica. La visione di una donna minuta dai folti capelli neri bastò a catturare l’attenzione del giovane Johnny. Mentre lei  imparava ad essere una cantante, lui iniziava a maturare sentimenti d’amore nei suoi confronti che sarebbero rimasti immutati per il resto dei suoi giorni.

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Pubblicato da Mariavittoria Keller

Ha un’innata passione per la scrittura che cerca di declinare sia dal punto di vista professionale (ideazione di testi promozionali, contenuti web, corsi creativi) che artistico (performance multimediali, esposizioni, reading…) conciliandola con tutto ciò che è espressione dell’animo umano. Non ama parlare di sé se non attraverso quello che scrive: “Mi sono sempre descritta come una persona fragile. Timida, silenziosa, sognatrice. Un'osservatrice attenta della realtà e una appassionata visitatrice di sogni. Scrivo per provare a fermare in un attimo le emozioni, per riviverle, per regalarle a chi avrà la cura di dedicarci uno sguardo. Perchè credo fortemente che il valore delle cose sia svelato nei dettagli e nel tempo che sappiamo concedere. Così mi incaglio spesso nei giorni, troppo veloci e spesso disattenti verso chi preferisce stare in disparte. Amo la natura selvaggia, libera, perchè sento di esserlo anch'io. Gusto le cose semplici, che sorridono, che condivido con poche, pochissime preziose persone. Credo nell'Amore come sentimento Universale, anche se ho ancora qualche difficoltà con il sentimento, quando mi guarda. Amo il raccoglimento, la lettura e la musica, non ho paura della solitudine quando non è imposta, ma è una scelta. Vivo imparando, non dimenticando che la felicità è negli occhi di chi guarda”. Info: vikyx79@gmail.com