Il volo del soldato Conrad

Un giorno d’estate divenne leggenda. Conrad Schumann (1942-1998) fu un giovane soldato dell’esercito della Germania dell’Est, un uomo qualunque pronto ad essere inghiottito dal turbinio della storia. Era il 15 agosto del 1961, e il Muro di Berlino, quel serpente di cemento e filo spinato, aveva iniziato a stritolare la città appena due giorni prima. Schumann, un ragazzo di soli 19 anni, era lì di guardia, con l’aria tesa e lo sguardo perso. La sua anima, intrappolata in un mondo che prometteva sicurezza ma offriva solo prigione, trovò un’improvvisa scintilla di ribellione. Vide il filo spinato, sentì il peso del fucile sulla spalla, e capì che quella non era vita. In un attimo, il suo corpo decise per lui. Con un balzo disperato e coraggioso, saltò. Volò oltre il filo spinato, verso un cielo che prometteva libertà. Fu un attimo eterno, catturato dall’obiettivo di Peter Leibing, un fotografo che si trovava lì per caso, forse per destino.

La fotografia di Schumann, sospeso a mezz’aria, il fucile ancora appeso alla spalla, divenne il simbolo di un’umanità che non si arrende. Era il grido silenzioso di chi anelava alla libertà, l’immagine che risuonava come un eco in un mondo diviso. Dopo la fuga, Conrad trovò rifugio all’Ovest, dove visse fino alla fine dei suoi giorni. Ma la libertà, conquistata con un gesto tanto audace, portava con sé il fardello del rimpianto. Lontano dalla famiglia, Schumann visse all’ombra di quell’istante in cui aveva lasciato tutto per un sogno. E così, il giovane soldato continuò a combattere battaglie interiori, cercando di trovare pace in un mondo che non smetteva mai di ricordargli il prezzo della libertà.

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Pubblicato da Pino Loperfido

Autore di narrativa e di teatro. Già ideatore e Direttore Artistico del "Trentino Book Festival". I suoi ultimi libri sono: "La manutenzione dell’universo. Il curioso caso di Maria Domenica Lazzeri” (Athesia, 2020) e "Ciò che non si può dire. Il racconto del Cermis" (Edizioni del Faro, 2022). Nel 2022 ha vinto il premio giornalistico "Contro l'odio in rete", indetto da Corecom e Ordine dei Giornalisti del Trentino Alto Adige. Dirige la collana "Solenoide" per conto delle Edizioni del Faro.