La musa seduta con la gamba piegata

Egon Schiele (1890-1918) and Wally Neuzil (1894-1917)

Fu lei ad accompagnarlo negli abissi più torbidi della sua inquietudine. Fu lei a rimanergli accanto contro la società maligna. Lei è Wally Neuzil, lui è Egon Leon Adolf Schiele. Quando si incontrano per la prima volta lui non ha che 21 anni. Un tipo taciturno, schivo, non certo un frequentatore della vita mondana viennese. Alle sue spalle un’infanzia tormentata. Della ragazza si diceva che avesse una reputazione “fumosa”: ancora minorenne, era andata in cerca di fortuna, finendo probabilmente in qualche casa chiusa. Il giovane pittore “La riconobbe”. Vide nei suoi occhi lo specchio del proprio tormento, l’inquietudine che mai prima di allora aveva potuto condividere. Wally è la sua “dolce bambina”, la sua “allodola cinguettante”. Lontano da ogni forma di amore idealizzato, l’erotismo nasce tra le lenzuola e trabocca nei disegni che l’artista compone freneticamente, in cui la sua compagna e musa è il soggetto centrale. L’idillio con la sua amata volge però al termine quando il paese, indignato dalla presenza della concubina e dalle lunghe sessioni in pose discinte, costringe la coppia ad abbandonare la città. Il pittore, già malvisto per la sua arte considerata “pornografica”, venne arrestato nel 1912, con l’accusa di aver sedotto, rapito e traviato una giovane modella quattordicenne.

Una volta scarcerato, la coppia torna a Vienna, ma l’amore progressivamente si logora e qui Schiele, aperto il proprio atelier, si butta ossessivamente nella pittura. Wally ormai non è niente di più che una comparsa nel palco della sua opera delirante.  Occhi sibillini e malinconici caratterizzano la Donna seduta con ginocchio piegato, uno dei ritratti più intensi di Schiele. L’ultimo, che nel 1917 fece di Wally, ormai lontana, cercando i suoi lineamenti nei meandri della memoria.

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Pubblicato da Mariavittoria Keller

Ha un’innata passione per la scrittura che cerca di declinare sia dal punto di vista professionale (ideazione di testi promozionali, contenuti web, corsi creativi) che artistico (performance multimediali, esposizioni, reading…) conciliandola con tutto ciò che è espressione dell’animo umano. Non ama parlare di sé se non attraverso quello che scrive: “Mi sono sempre descritta come una persona fragile. Timida, silenziosa, sognatrice. Un'osservatrice attenta della realtà e una appassionata visitatrice di sogni. Scrivo per provare a fermare in un attimo le emozioni, per riviverle, per regalarle a chi avrà la cura di dedicarci uno sguardo. Perchè credo fortemente che il valore delle cose sia svelato nei dettagli e nel tempo che sappiamo concedere. Così mi incaglio spesso nei giorni, troppo veloci e spesso disattenti verso chi preferisce stare in disparte. Amo la natura selvaggia, libera, perchè sento di esserlo anch'io. Gusto le cose semplici, che sorridono, che condivido con poche, pochissime preziose persone. Credo nell'Amore come sentimento Universale, anche se ho ancora qualche difficoltà con il sentimento, quando mi guarda. Amo il raccoglimento, la lettura e la musica, non ho paura della solitudine quando non è imposta, ma è una scelta. Vivo imparando, non dimenticando che la felicità è negli occhi di chi guarda”. Info: vikyx79@gmail.com