La parola, da sola, non basta 

La vocazione artistica è una bestia inacciuffabile che striscia silenziosa tra gli arbusti degli anni e un giorno si mostra, famelica e inaspettata, alla sua vittima. Da quel momento, niente sarà come prima. Ogni equilibrio, ogni abitudine vengono rotte, il tempo si fa linea spezzata. La vittima comprende allora almeno un paio di cose. Intanto che non è obbligatoriamente la gioventù il luogo della scoperta e del cambiamento. E poi che l’arte comporta una responsabilità e quando si presenta a esigere il tuo scalpo, per nulla al mondo le potresti dire di no.

La bestia di cui stiamo parlando è la poesia. La vittima si chiama Nadia Scappini e ha dato alle stampe per i tipi di Pequod (coll. portosepolto, pag. 136, € 15) “Sul fianco del mattino”, un’antologia dove, rivisitando sette sillogi venute alla luce dal 2003 al 2022, l’autrice ripercorre i momenti primigeni della sua vocazione poetica. In questo libro ci sono luoghi, persone, sentimenti di una vita intera, rappresentati come in un diorama del Tutto, sospesi tra passato e futuro. La realtà di un’esistenza vissuta, pensata, meditata e interpretata prende forme inaspettate. Come quella di “un alibi modesto un altrove piccolo monolocale monouso monodose” da arredare “da subito con tanti pensieri ammucchiati in cantina”. Sono versi, frasi che rigettano la punteggiatura, spazi che hanno un peso insospettato, lettere dal corpo cangiante: come a dire che la parola da sola non basta a dire il miracolo della vita. È uno strumento meraviglioso, ma ancora – dopo milioni di anni – inadeguato e “a volte, nel timbro di una voce rimane qualcosa di sospeso come una vibrazione dietro alfabeti fragili”.

E nella scrittura, che delle parole è il calco, appare una speranza, la promessa di una gioia; sebbene, suggerisce Nadia, “se scrivessi del mare (…) dovrei impastare la sabbia con il cielo”…

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Pubblicato da Pino Loperfido

Autore di narrativa e di teatro. Già ideatore e Direttore Artistico del "Trentino Book Festival". I suoi ultimi libri sono: "La manutenzione dell’universo. Il curioso caso di Maria Domenica Lazzeri” (Athesia, 2020) e "Ciò che non si può dire. Il racconto del Cermis" (Edizioni del Faro, 2022). Nel 2022 ha vinto il premio giornalistico "Contro l'odio in rete", indetto da Corecom e Ordine dei Giornalisti del Trentino Alto Adige. Dirige la collana "Solenoide" per conto delle Edizioni del Faro.