La peste del Tirolo e del Trentino in mostra a Sanzeno

Ha aperto ufficialmente sabato 28 agosto 2021 presso il giardino di Casa de Gentili a Sanzeno la mostra “Epidemia senza confini. La peste in Tirolo e in Trentino al tempo della Guerra dei Trent’Anni”, un progetto promosso dal Comune di Sanzeno, l’Associazione Culturale G. B. Lampi e il Centro Culturale d’Anaunia.

Si tratta di un percorso di visita, condiviso con il Museo di San Procolo a Naturno e con il patrocinio dell’Euregio, creato per comprendere storicamente il diffondersi della pandemia e le conseguenze, a volte non tutte disastrose se si pensa all’arte, che da essa inevitabilmente ne derivano.

“Già nel corso del 2019 –spiega il sindaco di Sanzeno Martin Slaifer Ziller– il Centro Culturale d’Anaunia dialogava con i curatori della mostra al fine di collaborare nell’ambito del progetto dell’Anno Tematico dei Musei dell’Euregio.

La posizione strategica del paese di Sanzeno, posto su una delle principali vie di comunicazione tra nord e sud delle Alpi, ha reso la proposta di completare il percorso espositivo rivoltaci dai promotori del Museo di San Procolo a Naturno naturale e suggestiva.

Ad inizio 2020 è arrivata la “Peste del XXI secolo”. Il Covid 19 ci ha resi tutti vulnerabili e la tematica è parsa subito terribilmente attuale. Storicamente, di fronte alla morte portata dal ‘nemico invisibile’, alla popolazione non restava che affidarsi alla fede: è proprio alla devozione popolare, soprattutto per i santi Rocco e Sebastiano visibili in mostra (protettori contro la peste), che dobbiamo numerose opere d’arte, testimonianze toccanti di quegli eventi tragici, tanto lontani quanto vivi nel loro riproporsi”.

La mostra è curata da Marcello Beato e Matteo Cova e sarà visitabile fino al 12 settembre tutti i giorni dalle 9.00 alle 19.00, e dal 13 settembre al 31 ottobre: lunedì-giovedì 9.00-14.00 venerdì-domenica 9.00-18.00.

“È desiderio dell’amministrazione comunale –afferma l’assessore alla cultura del comune di Sanzeno Mara Pancheri– sottolineare la presenza, per la prima volta in Casa de Gentili, delle opere dei bambini della scuola elementare di Sanzeno, che hanno arricchito questa mostra con i loro pensieri creativi nati da un confronto sulla pandemia dei nostri tempi. Grazie a loro ed ai loro insegnati è emerso un percorso allestito negli spazi del piano nobile della storica dimora di Sanzeno intitolato Il Covid 19 visto dai bambini. Un’importante menzione va fatta alla disponibilità e alla presenza dell’Associazione Culturale G. B. Lampi, senza la cui fattiva collaborazione non saremmo riusciti a corredare la mostra con lo splendido catalogo appositamente realizzato”.

E dell’associazione Lampi è il presidente Walter Iori a spiegare che “il progetto della mostra è stato pensato e realizzato in tempi non sospetti, pre pandemia, per analizzare le situazioni economiche e sociali dei territori montani in periodi difficili, di malattie ed epidemia. Successivamente il tema è diventato estremamente attuale e ci darà l’occasione, soprattutto con una tavola rotonda che si terrà ad ottobre, di riflettere sulla capacità dei territori montani di ripartire dopo un momento particolarmente difficile.

La mostra, seppur contenuta per motivi legati agli spazi di allestimento presso il museo di San Procolo a Naturno, ci permette però di recuperare uno spaccato di storia interessante e poco conosciuto che ha coinvolto trasversalmente territori lontani ma particolarmente legati dal contatto umano, dai trasporti e dagli interessi economici”.

IL PERCORSO ESPOSITIVO

Nella prima metà del ‘600 l’Europa è colpita da due grandi flagelli: guerra e peste. Nata come conflitto religioso, la Guerra dei Trent’anni (1618-1648) trasforma il territorio europeo continentale in un esteso campo di battaglia. Indirettamente coinvolta, l’area trentino-tirolese, posta sulla principale via di comunicazione tra nord e sud delle Alpi, vede il transito degli eserciti impegnati nello scenario di guerra dell’Italia settentrionale. Il continuo passaggio di soldati, così come la rete dei commerci transalpini, favoriscono inevitabilmente la diffusione delle malattie infettive. La peste degli anni 1628-1636, diffusa in tutto il nord Italia e nell’arco alpino, è solo una delle numerose epidemie che a partire dalla grande ‘peste nera’ del 1347 colpiscono l’Europa in modo ciclico ogni quindici o vent’anni, seppure interessando di volta in volta territori circoscritti. Mentre le autorità locali cercano di frenare i contagi limitando spostamenti e accessi alle città, la medicina combatte il morbo con gli inefficaci rimedi allora a disposizione.

Di fronte alla morte portata dal ‘nemico invisibile’, alla popolazione non resta che affidarsi alla fede: è proprio alla devozione popolare, soprattutto per i santi Rocco e Sebastiano, protettori contro la peste, che dobbiamo numerose opere d’arte, testimonianze toccanti di quegli eventi tragici, tanto lontani quanto vivi nel loro riproporsi.

EVENTI COLLATERALI – CASA DE GENTILI, SANZENO

Venerdì 10 settembre ore 20.30: Sed libera nos a maloEpidemie e contagi: dalla peste alla “spagnola” (passando per colera e Tbc) Relatore: Alberto Folgheraiter – Giornalista

A ottobre: #tavolarotonda su:“Ripartire dopo la pandemia: economia, cultura, comunicazione”

Informazioni:
Casa de Gentili
Tel/Fax 0463 510050
centro.culturale.danaunia@gmail.com

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