La stasi dietro al lavello

Claudia impara fin da piccola a diffidare dei poliziotti, a non esprimere chiaramente le proprie inclinazioni o le preferenze per le materie umanistiche, a mimetizzarsi nel conformismo dominante per non farsi notare. Ma per lei, la vita nella DDR, la Germania dell’Est, è tutt’altro che normale perché è una ragazza poco comune, cresciuta in una famiglia vicina agli ambienti della dissidenza politica, figlia di genitori impegnati nella difesa dei diritti civili.
In un originale romanzo autobiografico a episodi che ripercorre gli ultimi quindici anni di vita della Germania dell’Est, Claudia Rusch racconta la propria quotidianità all’ombra del Muro (con gli occhi sempre vigili della STASI) tra assurde vessazioni e persecuzioni ma anche speranze, innocenze, sorrisi, i primi amori, le manifestazioni. Fino a quando il Muro crolla e…
Con un tono limpido, divertente, alieno da qualsiasi forma di retorica o facile autocommiserazione, ecco materializzarsi un mondo mai troppo reale, addolcito dallo sguardo dell’infanzia e combattuto con gli ideali dell’adolescenza.

La Stasi dietro il lavello – che esce in una nuova edizione –  è stato premiato in Germania con un grande successo di critica e vendite e tradotto in varie lingue; è l’opera di una delle voci più interessanti della nuova narrativa tedesca e mostra luci e ombre di un processo che forse troppo sbrigativamente viene definito “riunificazione”. Claudia Rusch, nata nel 1971 a Stralsund, è cresciuta nell’isola di Rügen, nella Marca del Brandeburgo e a Berlino. Ha studiato germanistica e romanistica a Berlino e a Bologna. Ha lavorato sei anni nella redazione di un’emittente televisiva e dal 2001 vive a Berlino come libera scrittrice. Nel 2003 ha pubblicato per la S. Fischer Verlag di Francoforte il best seller La Stasi dietro il lavello, seguito nel 2009 da Aufbau Ost. Unterwegs zwischen Zinnowitz und Zwickau.

Keller editore

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