
Il più grande amore di Marlon Brando non fu una donna, ma un’isola: Tetiaroa, situata 30 miglia a nord di Tahiti nella Polinesia francese, che comprò per farne il suo paradiso. A testimoniarlo, oggi, 20 anni dopo la morte dell’indimenticato attore, c’è un lussuoso resort chiamato “The Brando”, che utilizza al 95% energia rinnovabile e che ospita la EcoStation, un pool di scienziati e ricercatori che studiano la conservazione delle specie marine locali.
Eppure la Polinesia portò effettivamente nella vita di Brando anche una donna, una delle più importanti per lui, Tarita Teriipaia. Un amore nato sul set del film Gli ammutinati del Bounty (remake del ‘62 del film con Clark Gable), che portò alle nozze sempre nello stesso anno. Teriipaia, al suo debutto come attrice, rimase infatti stordita e lusingata dalle avances dell’affascinante star, cadendo tra le sue braccia in brevissimo tempo. La storia, tuttavia, fu tutt’altro che “rose e fiori”: la relazione influì negativamente sul film, rallentando le riprese e lievitando i costi, al punto che il titolo venne presto parodiato in L’ammutinamento di Brando. Ma anche in privato, le cose non andarono meglio: dopo due anni di relazione, costellata di tradimenti e violenze, arrivò il divorzio. I due figli nati dall’unione, Simon Teihotu e Cheyenne, accusarono il colpo nel peggiore dei modi, vivendo una vita di dipendenze ed eccessi. Lei, in particolare, finirà col togliersi la vita nel 1995, in seguito a un surreale delitto tutto interno alla famiglia Brando. Ma questa è un’altra storia…