
Gentile Marlene,
ho 65 anni e sono una grande appassionata di cinema. In particolare le storie d’amore che però guardo con un certo distacco. A volte mi sembrano una specie di favole per adulti che non hanno riscontro nella realtà. Nei film non vediamo quasi mai la quotidianità, i tempi morti, ecc.. Eppure l’amore non può restarne fuori. Trovo che sia inevitabile se vogliamo che sia completo. Altrimenti stiamo parlando di sesso… L’amore è decisamente altro.
Gemma
Cara Gemma, condivido in parte la tua riflessione che si potrebbe estendere anche alla letteratura ad esempio o comunque alle forme artistiche di rappresentazione del sentimento amoroso. Sicuramente il tema è stato sviscerato, sezionato, osservato e rappresentato nei modi più disparati, ma rimangono appunto delle interpretazioni. La vita vissuta è ben diversa da una serie televisiva o da un film e, anche se racconta la realtà, ha ovviamente dei limiti. Non sai quante volte, ad esempio, io mi immagino una colonna sonora ad hoc per le mie passeggiate in centro città, un girovagare ammantato magari da un po’ di scenografica nebbia dove, ad un certo punto, avvenga un incontro inatteso, speciale. Fantastico di essere il regista dei miei giorni e mi soffermo ad analizzare scorci e location, come dovessi scegliere il modo migliore per raccontare la mia storia. Poi entro al supermercato, peso le zucchine e me ne torno a casa per preparare il risotto. La verità è forse meno poetica, la convenzione male si adatta al tran tran quotidiano ed inevitabilmente la perfezione viene diluita con la realtà.
L’amore non è solo romanticismo, il sesso non è sempre solo scambio fisico: tu dici che è “decisamente altro” ed è interessante, perché in verità è proprio questo, un sentimento misterioso, splendido e difficilissimo, che abbiamo la fortuna di poter tenere tra le mani. Per un po’, per sempre o forse mai concretamente.