Le Donne di Montagna hanno ampliato i loro orizzonti

Donne di Montagna è un progetto che quest’anno ha avuto tanti spin-off, tanti prodotti e articolazioni in grado di potenziare ed ampliare gli orizzonti e gli obiettivi. E parliamo di spin off perché Donne di Montagna è diventato tante cose: esperienze da fare e da proporre in chiave femminile.
Torna la collaborazione con l’imminente Trento Film Festival: ci saranno gli “StoryTrekking– Donne di Montagna”, cioè le camminate/interviste per raccontare le protagoniste della montagna, al femminile. E poi la stampa: l’anno scorso parlavamo di questa nuova collaborazione con l’Adige, il Trentino e l’Alto Adige; dopo quasi un anno, Marzia Botolameotti (creatrice del progetto “Donne di Montagna”) afferma che è stata un’esperienza positiva: i video sono piaciuti ed è stata l’occasione per fare tantissime attività. Questa collaborazione – strutturata a puntate fisse, due al mese – avrà un seguito per quanto riguarda il periodo estivo. Si tratta di una nuova proposta tutta centrata sul lago di Garda, che si chiamerà “GARDA EXPERIENCE”. Donne di Montagna è diventato anche un prodotto televisivo, nel senso che ha visto il ritorno di Marzia Bortolameotti in televisione a Trentino TV. Un ritorno elettrizzante, che l’ha ritrovata in veste di giornalista che racconta la montagna e l’alpinismo, cioè tutto quello che le piace. Ha realizzato un format invernale di ben 17 puntate, che andava a raccontare le attività outdoor che si possono fare in Trentino. Una bella collaborazione con Trentino Marketing, l’Apt e Trentino TV, finalizzata a raccontare l’inverno in Trentino. E per l’estate? Esiste la possibilità che possa nascere anche un format estivo, sempre in televisione.


A fine anno Marzia Bortolameotti – giornalista professionista, digital marketing specialist e organizzatrice di eventi – è diventata accompagnatrice di media montagna, centrando l’obiettivo che si era posta. Da quest’anno è entrata a far parte del Collegio delle Guide Alpine del Trentino. Parallelamente al successo personale, Donne di Montagna è diventato anche un team affiatato, formato da professioniste che operano nell’ambito del marketing e della comunicazione; quindi non solo professioniste della montagna in senso stretto come accompagnatrici e guide alpine, ma professioniste in settori ben specifici. Attualmente stanno portando avanti delle consulenze per delle aziende in ambito outdoor, nonché per degli enti diciamo più strutturati, come ad esempio le APT.
Il team si è molto allargato per quanto riguarda le consulenze nel settore della comunicazione, il marketing e l’ambito social; il tutto però declinato dal punto di vista dell’outdoor. Nel concreto la squadra include una grafica, una social media manager, una videomaker e una divulgatrice scientifica con la quale Marzia scrive i progetti – il piano editoriale social – e cura la creazione di contenuti legati all’outdoor, elabora nuove idee e nuovi formati per la comunicazione digitale. E con il cambio di tour operator – è recente la nuova collaborazione con “Viaggi Giovani” – si vanno ad impostare i nuovi eventi che riguarderanno l’estate.
Si sa quanto, al giorno d’oggi, sia importante, se non fondamentale, l’attenzione ai social in fatto di visibilità. Il team di Donne di Montagna è in prima linea su questo versante: essere aggiornati e competitivi significa passare tanto tempo sui social – soprattutto Instagram – a studiare le tendenze e a esaminare i nuovi format; con quale obiettivo? Per comporre Reel – gli utenti di Instagram e TikTok possono registrare video clip da 15 a 30 secondi sincronizzandoli con una traccia audio e condividerli nelle loro storie, nei post del feed e nella scheda Reels sul profilo di un utente – per analizzare le musiche di tendenza, visualizzare i formati del momento. Per fare questo lavoro è necessario monitorare continuamente i social; seguendo la tendenza generale, ci siamo spostate da quello che era l’uso di Facebook all’uso massiccio di Instagram che adesso è il social che va per la maggiore. È un lavoro abbastanza intenso e anche lavorare a distanza con queste alte protagoniste è un impegno. Occorre avere veramente tanta fiducia nell’altra persona; bisogna lavorare con persone di cui ti fidi, che davvero capiscono.
Cominciamo col ricordare i momenti che hanno segnato positivamente il percorso delle Donne di Montagna: il Winter Climbing Day dello scorso anno, un grande evento dagli esiti rilevanti, tenutosi a San Lorenzo in Banale, che ha visto come protagoniste le donne Guide Alpine.


E poi il primo meeting di arrampicata su ghiaccio al femminile con Anna Torretta, in val d’Aosta; questo evento è andato anche su PlanetMountain.com, sito specializzato in alpinismo, arrampicata, escursionismo, trekking, sci alpinismo e vie ferrate in montagna dalle Dolomiti alle Alpi. Poi quest’anno si è svolto il corso base di sci alpinismo, per avvicinare le donne a questa disciplina. Bilancio assolutamente positivo: Marzia racconta di essersi trovata davanti a donne che magari a volte si sottovalutano e invece sono preparate. È da tener presente, in questo contesto, che l’intervento al Film Festival parla proprio di formazione al femminile, ovvero di avvicinamento alla leadership. Questo è un tema a me molto caro, dal titolo “In cammino verso te stessa. Trekking esperienziale sulle tracce della leadership al femminile.” con Beatrice Monticelli, formatrice e facilitatrice, che ha fondato i LEAP, laboratori esperienziali al femminile. C’è quindi questa volontà di pensare ad altre esperienze: non solo imparare come fare i nodi o come fare un’inversione con gli sci, ma dare qualcosa in più, verso una formazione specifica per la sicurezza in sé. 

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Pubblicato da Tiziana Tomasini

Nata a Trento ma con radici che sanno di Carso e di mare. Una laurea in materie letterarie e la professione di insegnante alla scuola secondaria di primo grado. Oltre ai grandi della letteratura, cerca di trasmettere agli studenti il piacere della lettura. Giornalista pubblicista con la passione della scrittura, adora fare interviste, parlare delle sue esperienze e raccontare tutto quello che c’è intorno. Tre figli più che adolescenti le rendono la vita a volte impossibile, a volte estremamente divertente, senza mezze misure. Dipendente dalla sensazione euforica rilasciata dalle endorfine, ha la mania dello sport, con marcata predilezione per nuoto, corsa e palestra. Vorrebbe fare di più, ma le manca il tempo.