L’irresistibile, atteso ritorno dell’Amaro Alpino!

Un prodotto storico, nato nel 1930, entrato oramai a pieno diritto nella cultura e nella tradizione dei trentini. Stiamo parlando del celebre Amaro Alpino, fino a qualche anno fa prodotto dal figlio del fondatore, Diego Pontillo. Adesso, sono due imprenditori, Marco e Massimo Sembenotti a raccoglierne il testimone. Hanno acquistato a luglio 2020 la ditta Distilleria Alpina, famosa e conosciuta appunto per la produzione dell’Amaro Alpino. Un prodotto, si diceva, ancora riconoscibile e nella memoria storica di molti. 

Queste convinzioni hanno portato i due imprenditori a cogliere l’occasione della disponibilità di acquisto con la convinzione di poter rilanciare al meglio la diffusione di uno dei marchi storici più conosciuti del Trentino.

L’azienda negli anni Settanta
Al centro, con gli occhiali, Agostino Pontillo, il fondatore

Molte volte bisogna creare ex novo una storia dietro ad un prodotto. In questo caso è stato il contrario, la storia c’è e dobbiamo trovare il modo di raccontarla al meglio. Un passaggio fondamentale. A tal fine è stato rimesso online il sito internet, perfezionata una brochure del brand, ricreata l’etichetta, modernizzato l‘imballaggio. Novant’anni di presenza ininterrotta sul mercato sono più che sufficienti per accumulare una storia bellissima senza la necessità di inventarsela. Ma vediamola in breve questa storia. Agostino Pontillo era nato nel 1894 a Camastra, in Sicilia. A metà degli anni Venti del ‘900, il siciliano Agostino Pontillo si trasferisce a Trento e apre la“Gottardi & Pontillo”, specializzata nella produzione di liquori. Nel 1930, Agostino sposò la trentina Maria Zoppelli e nello stesso anno fonda la Distilleria Alpina, inventando l’Amaro Alpino, nome suggeritogli dalla sposa. L’Amaro cominciò a farsi conoscere prima in regione e poi sul resto del territorio nazionale, grazie anche al particolare packaging: delle botticelle in rovere che rendevano il prodotto unico nel suo genere. 

Negli anni ’60, il boom economico aiutò ancor di più l’espansione e la fama dell’Amaro, posizionandolo rinomatamente nei bar, ristoranti e hotel di tutto il paese e facendone inoltre un marchio del Made in Italy. Divenne così un prodotto ambivalente: di nicchia, poiché apprezzato da intenditori ed estimatori, e allo stesso tempo del consumo di massa, per il gusto dolce, delicato e a basso contenuto alcolico. Info: https://amaroalpino.it

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