Per la sua prima mostra presso la Paolo Maria Deanesi Gallery di Trento, Luca Macauda (Modica, RG, 1979) porta il progetto Iperchroma a cura di Federico Mazzonelli. La mostra nasce dalla volontà dell’artista di creare uno spazio visivo incentrato sull’elemento cromatico e sui possibili diversi livelli di percezione e stimolazione sensoriale che è in grado di innescare. Chroma rimanda infatti all’oggetto specifico della ricerca di Macauda: il colore inteso come pigmento, fenomeno percettivo, stimolante fisico ed emotivo. Iper si riferisce, invece, alla qualità cromatica, al timbro, delle opere presentate: una frequenza visiva alta, intensa, vibrante, ma mai aggressiva. Il nucleo principale dei lavori in mostra è costituito da una serie di tele monocrome, nelle quali il pastello morbido, tecnica preferita dall’artista, è manipolato fino a diventare un velo sul quale spazi di ombre colorate si alternano a un pulviscolo di polvere trasparente. Sospese tra il pieno e il vuoto, tra apparizione e dissolvenza, su queste superfici il rosso, il ciano, il giallo e il blu, sembrano penetrare lentamente la loro stessa consistenza, dilatando ad infinitum la loro traccia fisica e cromatica. Se in queste opere è l’elemento segnico ed espressivo a guidare l’approccio di Macauda, in altri lavori di più piccolo formato è una meditativa monocromia di fondo a fare la parte del leone nella realizzazione dell’opera. Il colore puro, steso sulla carta vetrata che fa letteralmente esplodere il pigmento, accoglie linee verticali e orizzontali che come note di uno spartito musicale segnano e rilanciano la natura armonica, ordinatrice e generativa del colore. Nella pratica di Luca Macauda il pastello morbido sostituisce lo strumento pittorico per eccellenza, il pennello, riducendo al minimo la distanza tra la fisicità dell’artista e il supporto sul quale agisce. La ripetizione del gesto con la quale egli lavora sembra essere accompagnata da una sorta di volontà di perdita, di liberazione, come se l’atto pittorico contenesse una dimensione di preghiera, di intima concentrazione, dove corpo e mente aspirano ad uno stato dell’essere, sospeso oltre il tempo ed oltre la forma. La mostra, visitabile dal 16 settembre al 25 novembre 2022 nello spazio di Trento della Galleria, è accompagnata da un esteso approfondimento critico di Federico Mazzonelli.
Opening venerdì 16 settembre 2022, ore 18.00, Trento, Paolo Maria Deanesi Gallery