Mano nella mano, staccando i piedi da terra

Moishe Segal (1887-1985) e Bella Rosenfeld (1895-1944)

Esiste un sogno in cui un uomo passeggia libero, tenendo per mano una donna che vola. Con lei, pian piano, anche lui si solleva da terra.

È la storia di Moishe Segal e Bella Rosenfeld, in cui il reale e l’onirico si intrecciano di continuo, un amore eterno che si tinge di mercurio scintillante, di un’anima blu. Lui la rende elemento centrale dei suoi paesaggi. Lei è presente tra le righe dei suoi scritti e parla di lui. La loro storia è vera, terrena, nonostante ciò che li legherà sembri trascendere il tempo. 

Si incontrano nel 1909, Marc Chagall (questo il nome d’arte con cui lo conoscerà il mondo) è un giovane 23enne di umilissime origini che non vuole accettare di commerciare aringhe come il padre. Lui vuole altro, vuole dipingere e prova a farlo con un notevole talento naturale. Bella ha 14 anni, proviene da una famiglia benestante ed è una brillante studentessa. Una forza magnetica e luminosa li unisce, abbattendo pregiudizi, divieti e ostracismi da parte soprattutto della famiglia di lei.  Da quel primo incontro passano quasi quattro anni prima che i due possano rivedersi. Lui si trasferisce a Parigi e nonostante le difficoltà e lo stato di povertà assoluta in cui vive, in quel periodo si forma come artista. La loro unione si innalza sopra l’orrore della guerra, sopra la povertà e le ingiustizie dell’antisemitismo, attraversa campi di fiori, cortili, volteggiando sempre tenendosi per mano.

Un giorno, però, Bella contrae una malattia e muore improvvisamente. «Il tuono rimbombò, un diluvio si abbatté alle sei di sera del 2 settembre 1944, quando Bella lasciò questo mondo. Tutto è divenuto tenebra», scriverà lui nella sua autobiografia. 

Il mondo di Marc si sgretola, non dipingerà per quasi un anno e anche quando tornerà a vivere, e a risposarsi, una certa malinconia lo accompagnerà per sempre.

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Pubblicato da Mariavittoria Keller

Ha un’innata passione per la scrittura che cerca di declinare sia dal punto di vista professionale (ideazione di testi promozionali, contenuti web, corsi creativi) che artistico (performance multimediali, esposizioni, reading…) conciliandola con tutto ciò che è espressione dell’animo umano. Non ama parlare di sé se non attraverso quello che scrive: “Mi sono sempre descritta come una persona fragile. Timida, silenziosa, sognatrice. Un'osservatrice attenta della realtà e una appassionata visitatrice di sogni. Scrivo per provare a fermare in un attimo le emozioni, per riviverle, per regalarle a chi avrà la cura di dedicarci uno sguardo. Perchè credo fortemente che il valore delle cose sia svelato nei dettagli e nel tempo che sappiamo concedere. Così mi incaglio spesso nei giorni, troppo veloci e spesso disattenti verso chi preferisce stare in disparte. Amo la natura selvaggia, libera, perchè sento di esserlo anch'io. Gusto le cose semplici, che sorridono, che condivido con poche, pochissime preziose persone. Credo nell'Amore come sentimento Universale, anche se ho ancora qualche difficoltà con il sentimento, quando mi guarda. Amo il raccoglimento, la lettura e la musica, non ho paura della solitudine quando non è imposta, ma è una scelta. Vivo imparando, non dimenticando che la felicità è negli occhi di chi guarda”. Info: vikyx79@gmail.com