Mario Cagol: “Ricominciamo da un sorriso”. E non solo

Con la Nonna Nunzia, ma ben al di là della Nonna Nunzia: è così che Mario Cagol, superati i 50 anni, immagina il suo futuro. Se infatti l’anziana signora che ha accompagnato grandi e bambini trentini per anni, tra fiabe e insegnamenti, è ormai una parte di lui, il 2021 ha rappresentato anche per il noto comico un anno di cambiamenti, di svolta, di voglia di inseguire definitivamente il sogno di bambino. «Quando ero piccolo, ricordo che avevo un proiettore Super 8, senza audio, e che mi divertivo a registrare o doppiare le voci dei cartoni, un po’ per me, un po’ per far ridere le mie sorelle – racconta. Ecco, tutto quel mondo che ruota attorno al solo utilizzo della voce, mi ha sempre affascinato molto ed è sempre rimasto un mio sogno nel cassetto». Dopo quasi 20 anni di programmi radio e qualche audio-libro, allora, quell’uso della voce trova ora più spazio, con i primi passi di una nuova carriera: «I mesi di lockdown non li ho vissuti come particolarmente fervidi dal punto di vista creativo – chiarisce – ma c’era una cosa che mi dilettavo a fare, ed erano i podcast. Da queste prove, registrate nel mio studio in casa, ne è nata una collaborazione con Focus». È proprio sotto la voce “podcast” del famoso sito di divulgazione scientifica che nei mesi si sono quindi accumulate le letture da parte di Cagol: lo si sente introdurre la serie, ma anche, più approfonditamente, raccontare la storia, spaziando dal rapimento di Moro a iconici serial killer. Spesso, ancora, è sua la voce fuori campo che traduce i dialoghi dall’inglese all’italiano, il cosiddetto voice over

La mitica Nonna Nunzia

«Un punto di partenza, spero, per arrivare al sogno di doppiare dei film» – commenta. Poliedrico e instancabile come sempre, però, Mario Cagol non si limita alla serietà della divulgazione scientifica e parallelamente, di recente, ha cominciato a svolgere lo stesso lavoro anche nel mondo delle fiabe: si chiama “Raccontastorie”, il piccolo gioco prodotto da Faba, costruito come una cassa sulla quale basta appoggiare una specifica miniatura di un personaggio, perché parta il racconto. Storie e fiabe in cui il comico passa dal ruolo di narratore alle mille voci dei personaggi. Faba è in vendita sui principali store online, anche in Italia.

«Confesso che un po’ mi piacerebbe che un giorno si desse vita anche a una miniatura della Nonna Nunzia» – ammette. Insomma, nuova carriera e sogni a parte, di fondo la simpatica vecchiettina non lascerà forse mai il suo cuore: se per l’estate, allora, Cagol ha in programma un viaggio nel repertorio dal titolo “Ricominciamo da un sorriso”, non mancano nemmeno nuovi scenari futuri per la nonna trentina. 

«Dopo anni in cui è rimasta seduta sulla sedia a dondolo a raccontare storie, voglio provare a renderla un personaggio attivo – chiarisce -. In cantiere ho quindi questo spettacolo, in cui la Nonna Nunzia è sul palco con altri personaggi, in cui si trova al centro di una serie di azioni movimentate, al limite del thriller». Un’idea che viaggia di pari passo con «“La grande nevicata dell’85”, con Alessio Zeni e la regia di Andrea Brunello – conclude – ma anche con una serie di storie l’una dentro l’altra, dal titolo “Marioska”».

Con Alessio Zeni ne “La grande nevicata dell’85”
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Pubblicato da Katia Dell'Eva

Laureata in Arti dello spettacolo prima, e in Giornalismo poi, nel quotidiano si destreggia tra cronaca e comunicazione, sognando d’indossare un Fedora col cartellino “Press” come nelle vecchie pellicole. Ogni volta in cui è possibile, fugge a fantasticare, piangere e ridere nel buio di una sala cinematografica. Spassionati amori: Marcello Mastroianni, la new wave romena e i blockbuster anni ‘80.