Nonostante la crisi pandemica, Mediocredito ha proseguito la propria attività, garantendo il necessario supporto alle imprese per gli investimenti ed i fabbisogni di liquidità, con l’erogazione di 237 milioni di Euro di nuovi finanziamenti, comprensivi anche delle sottoscrizioni di minibond.
Ha concesso inoltre ampie e diffuse moratorie e sospensioni di rate, per 55 milioni di Euro complessivi che hanno interessato circa 700 finanziamenti, in parte frutto di norme di legge o di accordi nazionali e provinciali di categoria.
“Nel corso dell’anno 2020” – afferma il direttore Diego Pelizzari – “abbiamo continuato il percorso di miglioramento degli indicatori qualitativi della banca, consolidando nello stesso tempo i volumi complessivi di attività e il sostegno alle aziende del territorio.”
Dal punto di vista qualitativo, i crediti caratteristici deteriorati continuano nel loro virtuoso tracciato di contrazione, registrando anche quest’anno un -41,8%. Questo importante risultato ha portato a ridurre l’incidenza dei crediti deteriorati lordi, rispetto al totale del portafoglio crediti complessivo, al 5,9% (9,9% nel 2019), mentre l’incidenza dei crediti deteriorati netti si attesta al 3,1%.
“Una riduzione davvero significativa, unitamente al miglioramento contestuale dell’indice di copertura del portafoglio deteriorato – spiega il direttore – che cresce anche quest’anno e si attesta al 50,3% .”
Risultano in crescita il margine di interesse (+4,7%) e Il margine di intermediazione (+30,7%), quest’ultimo grazie anche a significativi ricavi da negoziazione titoli.
Il risultato lordo di gestione, che raggiunge i 16,6 milioni di Euro (+58,3%), ha consentito una prudente politica delle rettifiche di valore, indirizzata anche ad un forte rafforzamento degli accantonamenti collettivi per rischio credito sulle posizioni in bonis, influenzati dal mutato scenario macroeconomico recessivo.
L’utile al lordo delle imposte si è stabilizzato sui 4,5 milioni di Euro, così come l’utile netto (3,2 milioni di Euro).
In continuo e sensibile miglioramento il rapporto cost to income che si attesta su livelli di eccellenza nel panorama nazionale, posizionandosi al 40,7%, contro il 51,0% del 2019.
Dal punto di vista patrimoniale, prosegue il processo di rafforzamento dell’indicatore di solidità, il Total Capital Ratio supera il 23%, e si colloca sui livelli più elevati del sistema bancario italiano.
Questo grazie all’aumento dei Fondi propri (oltre 180 milioni di Euro) nonché al contestuale calo della rischiosità dell’attivo ponderato per il rischio (RWA). Il Texas Ratio scende virtuosamente al 34,6%, rispetto al 53,4% rilevato a dicembre 2019.
Dal punto di vista della raccolta, il “Conto Rifugio”, il conto deposito online creato per i risparmiatori privati e lanciato nel mese di marzo 2020, in pieno lockdown, ha avuto un particolare successo. Questo prodotto riveste un particolare significato strategico e, coerentemente con le politiche di diversificazione e di posizionamento strutturale delle fonti, sta concorrendo – anche grazie ad un profilo remunerativo appetibile ed una campagna pubblicitaria mirata ed efficace – a consolidare il profilo per scadenze del passivo anche con riferimento al stabile rispetto degli indicatori di liquidità.
“In questo contesto, di evidente miglioramento di tutti gli indicatori interni significativi, la Banca – afferma il Presidente Franco Senesi – si presenta al rinnovo del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale, con tutte le “carte in regola” per continuare il percorso di rafforzamento del posizionamento strategico sul mercato del credito corporate e sui mercati finanziari, beneficiando già delle azioni volte a diversificare le fonti di liquidità e di redditività, con l’obiettivo di migliorare ulteriormente le dinamiche economiche anche con innovativi progetti e prodotti in fase di lancio.”