Nella terra al confine tra sogno e realtà

Un’idea di musica come arte calligrafica, intreccio fra mondi, Oriente e Occidente, come via per riconoscere e ritrovare le proprie origini: sabato 1 e domenica 2 aprile approda al Teatro Sociale di Trento l’opera Hanjo di Toshio Hosokawa, terzo progetto del Programma Opera 23, When Night Falls, con la direzione artistica di Matthias Lošek. Il grande compositore giapponese, conosciuto e amato per il suo particolarissimo linguaggio musicale in costante dialogo fra l’arte d’avanguardia occidentale e la cultura tradizionale giapponese, ritorna in regione, a distanza di sei anni dal successo del monodramma The Raven, con uno struggente lavoro sul tema dell’attesa, celebrato a livello internazionale per la sua ipnotica sospensione tra sogno e realtà. 

Co-prodotta dalla Fondazione Haydn di Trento e Bolzano insieme a Catapult Opera New York, con la direzione musicale di Marco Angius, la regia e la coreografia di Luca Veggetti, le luci e la scenografia di Clifton Taylor, Hanjo è esempio di narrazione giapponese brillantemente messa in musica da uno dei più importanti compositori dei nostri tempi. Il testo del libretto si ispira a Five Modern Nō Plays, raccolta di opere dello scrittore giapponese Yukio Mishima (1925-1970). L’adattamento, basato sulla traduzione inglese di Donald Keene, racconta la storia d’amore tra la geisha Hanako e il giovane Yoshio che, costretti dal fato a separarsi, si promettono che un giorno riusciranno a ricongiungersi. 

Il compositore porta sul palcoscenico l’essenza di questa forma di teatro fiorita in Giappone nel XIV secolo senza ricorrere né agli strumenti né alle tecniche di canto che lo contraddistinguono, ma esplorando pienamente l’immaginario ricorrente e portandolo in un’ambientazione contemporanea. “Nella maggior parte delle opere Nō – commenta Hosokawa – il protagonista è una persona che è morta o una donna impazzita. Queste figure approdano nel nostro mondo nel tentativo di salvare la loro anima, e conversano con una persona che vive nel mondo reale. Il dramma Nō è ultraterreno, è un sogno”.

Hosokawa descrive la sua opera come un’evoluzione del tradizionale teatro Nō, un tentativo di farne rivivere l’essenza attraverso gli stilemi della musica occidentale. “Non voglio creare una musica che copi la forma esteriore della musica tradizionale giapponese e la trasformi in un arrangiamento esotico in stile moderno. Voglio invece far rivivere l’essenza della musica Nō in un modo completamente diverso. È una musica che genera silenzio (quello che in giapponese si può anche chiamare ma, ovvero “pausa”); dopodiché il suono, girando lentamente intorno al confine del silenzio, viaggia nel regno dei sogni”

Affiancando al cast di cantanti anche dei danzatori e attori, la produzione esplora un universo teatrale composto da una rete interconnessa di voci, azioni e gesti. “In Hanjo – sottolinea il compositore – la musica dà voce ai personaggi che si muovono al confine tra sogno e realtà, tra pazzia e follia, con l’orchestra in sottofondo che cambia lentamente aspetto…come una pergamena che si srotola davanti a noi”. 

Dal punto di vista visivo – sottolinea inoltre Luca Veggetti, che ha curato la regia e coreografia di Hanjo l’azione si svolge in due spazi vuoti, vicini e isolati, in un paesaggio cosmico senza limiti. Due stanze, o la stessa stanza in tempi diversi: uno spazio circoscritto che racchiude l’azione e la vita interiore dei personaggi. I costumi seguono lo stesso principio estetico, creando un universo poetico senza tempo eppure estremamente sensibile”. Un importante elemento visivo e poetico che fa da contrappunto alla geometria dello spazio è un’opera d’arte di Moe Yoshida. Un disegno su pannello che, essendo tracciato su entrambi i lati della superficie, si rivela in modi diversi attraverso il gioco dell’illuminazione e in base allo sviluppo musicale e drammatico dell’opera.

A dare voce e corpo ad Hanako e alle mille sfumature dell’abbandono, dell’amore, del possesso, della nostalgia e dello stravolgimento, la soprano Eri Nakamura. I personaggi di Jitsuko Honda e di Yoshio sono invece affidati rispettivamente ad Abigail Fischer e a Adam Richardson. La danzatrice sulla scena è la roveretana Alice Raffaelli. 

Il Giappone fra arte, musica e tradizioni secolari con la JAPANESE WEEK 

Festeggiamo insieme Hanami!

La settimana che precede le due date di Hanjo (Teatro Sociale di Trento, 1 e 2 aprile) sarà un’autentica immersione nei colori, nelle atmosfere e nelle tradizioni del Paese del Sol Levante. Dal 27 marzo al 2 aprile si svolgerà infatti JAPANESE WEEK – Festeggiamo insieme Hanami!, un ricco calendario di appuntamenti per scoprire la cultura giapponese realizzati dalla Fondazione Haydn di Bolzano e Trento in collaborazione con  il Castello del Buonconsiglio, il Comune di Trento, la Biblioteca Comunale di Trento, L’Associazione Yomoyamabanashi, il caffè letterario  bOOkique e la Scuola Trentina d’Arte Bonsai.

Attraverso reading, appuntamenti con il cinema d’autore, mostre e laboratori, aperitivi, musica e teatro per bambini, in vari luoghi della città si celebrerà il risveglio della primavera, uno speciale momento dell’anno che in Giappone viene celebrato da oltre 1300 anni. Letteralmente, “hanami”, significa infatti “ammirare i fiori” e in Giappone è una tale passione da essere ogni anno annunciata dal servizio meteo nazionale e programmata dal Ministero del Turismo. Il protagonista dell’Hanami è il “sakura”, il fiore di ciliegio. Lo spettacolo delle gemme che sbocciano e dei petali che cadono ammantando la terra di bianco e di rosa, dura solo pochissimi giorni. In Giappone, per ammirarlo, si organizzano ad ogni ora del giorno passeggiate, eventi e picnic sotto le chiome dei ciliegi in fiore. 

La JAPANESE WEEK – Festeggiamo insieme Hanami! si aprirà lunedì 27 marzo alle 17.30 negli spazi della Biblioteca Comunale di Trento con l’incontro La letteratura giapponese e l’occidente: Mishima vs Murakami. Martedì 28 marzo alle 20.30 il Castello del Buonconsiglio apre le sue porte per accogliere la serata cinema dedicata alla visione del film Un affare  di famiglia (2018). Mercoledì 29 marzo alle 17.45, sempre al Buonconsiglio, sarà possibile partecipare al dialogo all’interno della mostra INCONTRI IN GIAPPONE con Laura dal Prà, direttrice del museo, e con l’antropologo giapponese Shugo Echizenja. Giovedì 30 marzo alle 19.00 la filosofia e le tecniche di coltivazione dei Bonsai saranno al centro di un momento di dimostrazione ed esposizione nelle sale del Castello del Buonconsiglio. Venerdì 31 marzo dalle 18.30 sarà tempo di aperitivo, musica con dj set e attività per i più piccoli, come il teatrino Kamishibai e letture di Haiku presso la bOOkique di Trento. 

Sabato 1° aprile alle 15.00 sarà possibile partecipare al laboratorio di Suminagashi, l’arte di dipingere sull’acqua, mentre alle 20.00 l’appuntamento sarà al Teatro Sociale con la prima di Hanjo, con replica il giorno successivo alle 17.00

Fino al 1°maggio 2023 sarà inoltre visitabile al Castello del Buonconsiglio INCONTRI IN GIAPPONE. Le fotografie di Felice Beato e le raccolte di Giuseppe Grazioli, una mostra che racconta la straordinaria avventura del religioso e agronomo trentino Giuseppe Grazioli in Giappone attraverso un’inedita selezione di importanti manufatti della sua collezione dalle mappe, ai dipinti, stampe, lacche, bronzi, armi e oggetti della quotidianità. 

Per permettere di fruire al meglio della ricca proposta di queste giornate e stimolare lo scambio di pubblico fra le realtà culturali del territorio, i visitatori che dal 1° marzo al 30 maggio esibiranno il biglietto dell’opera Hanjo presso la biglietteria del Castello del Buonconsiglio potranno ottenere un biglietto del museo a tariffa ridotta. Ugualmente, chi si presenterà con il biglietto del Castello del Buonconsiglio alla cassa del Teatro Sociale di Trento otterrà una riduzione sul biglietto per l’opera Hanjo    

*I biglietti per l’opera sono acquistabili presso il Teatro Sociale di Trento oppure online boxol.it/centrosantachiara.it (Intero: 25€/Over 65/Under 30 15€, Under 25/Studenti 7€).

Per le due date di Hanjo è attivo un servizio di shuttle che collega i teatri di Bolzano e Trento. La prenotazione del pullman è da effettuare al momento dell’acquisto del biglietto (fino ad esaurimento posti). La partenza è due ore prima dell’inizio dello spettacolo.
Maggiori informazioni su www.haydn.it

Condividi l'articolo su: