Nell’essenzialità l’amore per la Natura

Quattordici opere, scelte dall’artista Leonardo Lebenicnik per l’esposizione presso l’atrio del Palazzo della Regione autonoma Trentino Alto Adige a Trento, Piazza Dante, dal 7 al 27 febbraio, sono soltanto una parte della sua ricerca artistica intitolata “Forme Scultoree”.

Una ricerca  iniziata tanti anni fa, centrata sul rapporto tra l’uomo e la natura.

Sculture formate da composizioni di materiali principali del pianeta Terra: legno, pietra, ferro.

Legno precedentemente lavorato dall’uomo e da questi abbandonato o cosi come si trova, facendo una passeggiata in un bosco.

Pietra che ricorda il lavoro, la fatica, la difficoltà di vivere.

Ferro, spina dorsale, sostegno in queste difficoltà.

Ogni artista trasmette le sue emozioni, gli stati d’animo, nelle opere che compone. Leonardo vuole trasmetterci un messaggio di semplicità, essenzialità e d’amore per la natura.

I titoli delle opere: la rosa, maggio ciondolo, la finestra, settimo grado, l’onda, chiaro di luna … vogliono ricondurre l’uomo alla sua essenza, riportarlo alla natura, dove tutto è cominciato, da dove l’uomo si è allontanato e dove dovrebbe tornare per ritrovare equilibrio e forse salvezza.

Sculture cariche di vissuto e di memoria, sculture intense sospese tra il fascino della natura e la pena esistenziale.

Lavori che si fanno guardare, ammirare, ma fanno anche pensare. Riflettere. E non è poco.

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