“Non academy”: investire in conoscenza con l’Apt Val di Non

Promuovere la conoscenza della Val di Non e sviluppare una coscienza civica dando valore e riconoscimento a chi si impegna per studiare a fondo il proprio territorio. 
Questo, in sintesi, l’obiettivo di NON Academy, un ambizioso progetto promosso dall’ApT Val di Non in collaborazione con Cassa Rurale Val di Non

“Questo progetto –afferma il presidente dell’ApT Val di Non Lorenzo Paoli– punta a creare una comunità consapevole della propria storia e del proprio patrimonio. Vorremmo avere amministratori preparati, operatori turistici pronti a comunicare in modo appropriato, giovani educati e attenti, operai, agricoltori, artigiani che si sentono parte di un progetto comune. Cittadini nonesi che condividono valori e conoscenza”. 

L’Academy è rivolta ai cittadini, alle aziende, ai comuni e alle loro Pro Loco, alle strutture ricettive e di ristorazione, agli studenti delle classi 4° e 5° della scuola primaria, agli studenti delle medie e delle superiori, principalmente della Val di Non e per chi intenda frequentare le iniziative formative proposte. 

“In concreto –spiega Luca Paternoster Omodei, responsabile e ideatore del progetto-  si tratta di avviare, dopo una prima fase di analisi e ricerca, sia uno spazio fisico che una piattaforma digitale in cui poter erogare formazione sulle tematiche legate alla valle quali Educazione civile, Storia, Demografia e statistica, Geologia/geografia, Storia dell’arte, Comunicazione , Clima, ambiente e vivibilità, Antropologia e culture locali, e molto altro. Se vogliamo che le nuove generazioni possano vivere bene nella nostra valle dobbiamo mirare ad aumentare le loro capacità per portarle all’altezza delle esigenze di oggi e dobbiamo aumentare allo stesso tempo le opportunità per loro di investire e spendere in Val di Non le loro capacità. Questo vuol dire migliorare la vivibilità civile, sociale e culturale, creando una società e dei luoghi attraenti e belli da vivere.

E’ necessario inoltre riconoscere la conoscenza come un fattore fondamentale di successo. Oggi, dall’agricoltura all’industria, dal turismo all’artigianato, dal commercio ai servizi, il motore del vantaggio competitivo dei territori è proprio la conoscenza. Infine vorremmo approfondire il valore del sistema locale e delle sue potenzialità di vita e lavoro. Anche per il trauma della pandemia, stiamo apprendendo che il raggio breve dei sistemi locali, con le loro vocazioni sociali, di vicinanza, produttive e solidaristiche, è la condizione di base per la vivibilità e anche per l’apertura e l’internazionalizzazione. Solo se si vive bene e si conosce il proprio territorio, riconoscendone i valori distintivi e la civiltà si può aprirsi al mondo da protagonisti ed essere attraenti verso l’esterno. La vivibilità ambientale è oggi uno dei principali fattori competitivi di un territorio”.
Ulteriore obiettivo dell’ApT è quello di riconoscere dei benefici a chi decide di investire in conoscenza.
“Per le aziende e i comuni –sostiene la direttrice dell’ApT Giulia Dalla Palma–  esistono marchi di qualità di tutti i tipi, come Ecolabel, bike hotel, pet friendly, marchio family, ma non esistono riconoscimenti ufficiali per chi ha fatto investimenti in conoscenza. Vorremmo promuovere e valorizzare chi si impegna a conoscere il proprio territorio prima di amministrarlo, promuoverlo o venderlo. Un marchio di conoscenza è un fattore distintivo che può essere riconosciuto come fattore di qualità professionale e essere tenuto presente anche come elemento facilitatore per l’accesso a finanziamenti e opportunità incentivanti”. 

Ma perché un’Azienda per il Turismo propone un progetto che coinvolge trasversalmente tutto il tessuto sociale ed economico di un territorio?
E’ la stessa direttrice Dalla Palma a spiegare che “vogliamo essere pionieri nel comunicare un concetto di turismo che trova il suo valore proprio nell’interconnessione con tutte le realtà di cui è composta la comunità, anche quelle apparentemente più distanti dal nostro settore”.
Uno degli strumenti che verranno utilizzati in una prima fase di ricerca (a cui seguirà una seconda fase di predisposizione del piano formativo) è il “test di nonesità”, un questionario aperto a tutti con varie domande sulla Val di Non. 

Un secondo questionario, questa volta più qualitativo e con carattere previsionale, verrà somministrato a 100 cittadini selezionati e rappresentativi delle diverse componenti della comunità nonesa. 

La NON Academy verrà presentata ufficialmente nelle prossime settimane attraverso particolari mezzi di comunicazione e l’utilizzo di canali social innovativi che prediligono l’utilizzo del vocale, strumenti che saranno parte integrante del progetto.

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