Ogni giorno è la “festa della mamma”

È  vero che “passata la festa, gabbato lo santo”, ma esistono feste che si celebrano ogni giorno, al di là della data sul calendario. Prendiamo quella della mamma, ad esempio. È già ufficialmente scivolata via da questo maggio e il lettore potrebbe interpretare quello che segue come un intervento fuori tempo. No! La festa della mamma è ogni giorno. Non nel senso celebrativo – ma che sono due rose o una scatola di cioccolatini! – quanto piuttosto in quella apprezzabile riconoscenza del quotidiano. Già, quante sono le funzioni che una mamma compie in maniera costante da lunedì a domenica? Infinite da elencare, certo… 

Al primo posto metterei la mamma bancomat. Non per essere troppo concreti e materialisti, ma il contante è sempre richiesto. “Hai due spiccioli?” “Hai mica dieci euro?” “Beh, se non hai niente, andiamo giù al bancomat!” Scambiata per uno sportello h 24, la mamma è un pozzo senza fondo, altro che san Patrizio.

Al secondo, per la mia esperienza personale, sta la mamma taxista. Senza orari né tassametri, accompagna a breve raggio, allunga un attimo nei pressi di…, va e viene a prendere da comune a comune. “Senti sono a XY, non è che sei in zona?” “Visto che c’è il coprifuoco, è meglio se mi vieni a prendere!” “Passi da scuola? Così evito la corriera..!” Al terzo, fresco fresco, e direttamente correlato al precedente, si trova la mamma scuola guida. Issata la P sul lunotto, si parte tra le vie trafficate. La macchina è la mia – sottolineo che ne ho una sola e che mi serve per andare al lavoro – e te lo scordi che te la presto, nel prossimo futuro. Chiarito ciò, salgo al posto del passeggero, invocando tutti i santi e rimpiangendo la doppia pedaliera. 

E la mamma compiti? Dire di aver ripassato i programmi di medie e superiori almeno un paio di volte, è un eufemismo. “Mi dai una mano? Ho un riassunto da fare…” “Ho una valanga di problemi di geometria da risolvere!” “C’è un test online da consegnare tra mezz’ora!!! Aiutami!” Prendiamolo come arricchimento personale, prendiamolo come passatempo culturale o prendiamolo semplicemente come rottura genitoriale, il compito di casa ha inciso in maniera pesante sugli equilibri familiari. Ma c’è da dire che finalmente ho capito le equazioni di secondo grado. (continua…)

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Pubblicato da Tiziana Tomasini

Nata a Trento ma con radici che sanno di Carso e di mare. Una laurea in materie letterarie e la professione di insegnante alla scuola secondaria di primo grado. Oltre ai grandi della letteratura, cerca di trasmettere agli studenti il piacere della lettura. Giornalista pubblicista con la passione della scrittura, adora fare interviste, parlare delle sue esperienze e raccontare tutto quello che c’è intorno. Tre figli più che adolescenti le rendono la vita a volte impossibile, a volte estremamente divertente, senza mezze misure. Dipendente dalla sensazione euforica rilasciata dalle endorfine, ha la mania dello sport, con marcata predilezione per nuoto, corsa e palestra. Vorrebbe fare di più, ma le manca il tempo.