Una canzone può inseguire la poesia sulle lunghe distanze, con strofe chilometriche e versi elaborati. Oppure può puntare sulla brevità. In questo caso, dovrà togliere. Togliendo troppo si rischia di banalizzare. Ma a volte vale il detto: fare meglio con meno.
E tu. E noi. E lei, fra noi. Vorrei, non so. Che lei, o no. Le mani, le sue…
Pensiero stupendo, nasce un poco strisciando, / si potrebbe trattare di bisogno d’amore, / meglio non dire.
Patty Pravo qui canta una situazione scabrosa, un triangolo, come avrebbe fatto poi anche Renato Zero, in maniera più goliardica, mentre con Annalisa siamo arrivati al quartetto. Lo fa dicendo quasi nulla. Ma quanto perfette sono quelle esitazioni, quel modo ipotetico di formulare una spiegazione (si potrebbe trattare…), quel pudico tentativo di disfarsene (…meglio non dire). Miracolo dei testi di Ivano Fossati.