Scolaresche provenienti da tutto il Trentino entrano quasi ogni giorno nei luoghi dell’autonomia ed iniziano a familiarizzare con i meccanismi che regolano l’autogoverno locale. È il percorso “#Conosciamo Autonomia”, promosso dal Consiglio provinciale di Trento, che ha portato nel corso di quest’anno scolastico circa seimila studenti di ogni ordine e grado a ragionare di Autonomia e Democrazia visitando le sale, gli uffici e le aule dove l’Autonomia speciale si trasforma in realtà politica. Abbiamo seguito due scolaresche nel corso di visita alla Sala Depero, che il Consiglio provinciale gestisce nel palazzo della Provincia Autonoma in piazza Dante. Si trattava di due classi quinte delle scuole elementari di Spiazzo Rendena e di Pinzolo. Si sono confrontate gli addetti ai lavori ponendo domande informate, segno che il lavoro degli insegnanti ha dato ottimi risultati. Abbiamo dialogato con questi piccoli cittadini, chiedendo cosa rappresenti l’Autonomia per loro. Il risultato è interessante: sono consapevoli sia dell’importanza dell’Autonomia come strumento a cui tutti devono partecipare e riconoscono la necessità di non chiudersi in un “piccolo mondo” impermeabile rispetto all’esterno.
«L’AUTONOMIA VIVE NEL CONFRONTO»
Sono quattro gli scolari che si sono confrontati con noi, in rappresentanza delle loro classi: Angelo e Giulia, della scuola elementare di Spiazzo Rendena; Lorenzo e Camilla, della scuola elementare di Pinzolo. Alla domanda, “cosa rappresenta per te l’Autonomia”, Angelo ha risposto così: «L’Autonomia è una cosa molto importante perché tutti i cittadini devono prendersi cura del proprio territorio, innanzitutto andando a votare». Giulia si dice consapevole della “specialità” trentina: «Dobbiamo proteggere l’Autonomia, non sono tante le regioni che ce l’hanno. L’Autonomia del Trentino nasce dalla sua storia. Il Trentino era parte dell’Impero austriaco e per distinguerci abbiamo introdotto l’Autonomia».
Al che Angelo ha aggiunto un riferimento alle minoranze linguistiche, che l’Autonomia tutela in maniera specifica: «Non dimentichiamo la presenza di mocheni, cimbri e ladini», ha precisato. Lorenzo ha sottolineato come l’Autonomia richieda la capacità di prendere decisioni: «L’Autonomia è importante da difendere. La nostra regione è diversa dalle altre, noi possiamo prendere decisioni nostre. Ma è importante che le decisioni siano discusse insieme agli altri». Camilla riflette sulla responsabilità che l’Autonomia dà non solo verso i trentini, ma verso una comunità più vasta: «L’Autonomia è una cosa bella che ci distingue, nasce per la tutela delle minoranze e perché siamo vicini ad altri stati. È una cosa in più che abbiamo, è un vantaggio, ma ci aiuta anche ad aiutare di più gli altri».
“#CONOSCIAMO AUTONOMIA FOCUS”: QUATTRO INCONTRI CON GLI STUDENTI
Si svolgerà tra il 10 e il 14 maggio “Conosciamo Autonomia Focus”, l’iniziativa che conclude il percorso attivato dal Consiglio provinciale nelle scuole del Trentino. Il calendario prevede quattro appuntamenti. Il 10 maggio in Sala Depero, l’evento “Dov’è l’Autonomia”: quattordici classi delle scuole elementari e medie presenteranno i lavori svolti nel percorso scolastico, nella forma di cartelloni che riepilogano le loro ricerche su temi come la gestione ambientale del territorio (saranno esposti nell’atrio di palazzo Trentini).
Il 13 maggio si svolgerà al Teatro Sociale l’evento “Parliamo di Autonomia Young”, un talk di approfondimento rivolto agli studenti delle scuole superiori, alla presenza del presidente della Provincia Maurizio Fugatti, dei consiglieri provinciali Chiara Maule (di minoranza) e Maria Bosin (di maggioranza) e del preside di Giurisprudenza Paolo Carta. Il 14 maggio, “Ci pensiamo noi”, nell’ aula consiliare a palazzo della Regione: gli studenti delle scuole superiori che hanno partecipato a un apposito percorso laboratoriale, illustreranno le loro proposte ai rappresentanti istituzionali in merito a agro-fotovoltaico, grandi carnivori, rapporto valli-città. Il 14 maggio, “Parliamo di Autonomia”, al Teatro Sociale: discussione di approfondimento rivolta agli iscritti dell’Università della terza età e tempo disponibile, a cui parteciperanno il presidente del Consiglio Claudio Soini, la vicepresidente Maria Chiara Franzoia, l’assessore Simone Marchiori, il direttore del Museo Storico Giuseppe Ferrandi e il giornalista Bruno Zorzi.