
Incontro pubblico martedì 21 marzo alle 16 a Palazzo Prodi dell’Università di Trento sulle tracce del poeta latino a Broadway e nel cinema di Totò come nel romanzo di Pirandello e Borges. L’iniziativa vale anche come attività di aggiornamento insegnanti
L’idea del doppio, dell’altro da sé, in romanzi e racconti meno noti dell’Ottocento (Maupassant, Tarchetti) e del Novecento, come “Stefano Giogli, uno e due” di Pirandello o “Le rovine circolari” di Borges. La figura dell’avaro, come quella interpretata da Totò nel film “47 morto che parla”, disposto a tradire la volontà testamentaria del padre pur di tenere per sé tutta la ricchezza ereditata, compresa una cassetta di monete e gioielli di grande valore.
Sono esempi di quanto Plauto, poeta, autore e commediografo dell’antichità latina, abbia influenzato la letteratura e il teatro occidentale fino a oggi. Con Pseudolo, Aulularia e tante altre opere.
Martedì 21 marzo alle 16, nell’aula 004 di Palazzo Prodi (Trento – Via Tommaso Gar, 14), sarà proposto un incontro aperto alla cittadinanza e alle scuole dal titolo “Plauto e il Novecento” che presenterà le tracce dell’eredità plautina a Broadway e nel cinema di Totò, nonché nel romanzo novecentesco di Pirandello e Borges. Intervengono Margherita Rubino (Università di Genova) su “Plauto nel romanzo” e Roberto Danese (Università di Urbino) su “Plauto nel cinema”. Introduce e coordina: Caterina Mordeglia (Università di Trento).
L’incontro conclude il ciclo di seminari “Plauto, tradizioni e fortune”, organizzato dal Dipartimento di Lettere e Filosofia dell’Università di Trento su ideazione e progetto di Caterina Mordeglia, in collaborazione con il Centro Servizi Culturali Santa Chiara di Trento, l’Istituto Nazionale del Dramma Antico di Siracusa e il Centro Internazionale di Studi Plautini di Urbino. L’obiettivo è mostrare il ruolo del poeta latino quale inventore del linguaggio e dei meccanismi comici (e non solo) all’interno della tradizione teatrale e narrativa europea, affrontare le dinamiche e le problematiche della fortuna e della diffusione di Plauto attraverso i secoli, dalla sua riscoperta in età umanistica alla fruizione contemporanea, scenica ed editoriale. Infatti, lunedì 20 marzo e martedì 21 nei seminari specialistici Margherita Rubino (Università di Genova) parlerà di “Anfitrione e l’ideazione del doppio a teatro”, Caterina Pentericci (Università di Urbino) di “Plauto e la tradizione umanistica”, Roberto Danese (Università di Urbino) di “Tradurre Plauto per la scena” e Caterina Pentericci (Università di Urbino) di “Pubblicare oggi il testo di Plauto”.
Gli incontri valgono anche quale attività di aggiornamento per insegnanti delle scuole della Provincia autonoma di Trento.
