Può succedere, ma non sempre è così, che la qualità di un evento pubblico col passare degli anni acquisti valore, allarghi gli orizzonti, centri sempre di più l’obiettivo che sin dall’inizio si era proposto. Qualcuno potrebbe anche riprendere l’antica analogia col vino invecchiato, ma questa è un’altra storia perché qui stiamo parlando di QuadriNomi, l’importante rassegna pittorico-culturale del piccolo paese di Nomi (Trento), giunta quest’anno alla sua quarta edizione. Grosse novità si delineano all’orizzonte in vista dell’inaugurazione che avrà luogo il 1° ottobre, sempre nella splendida ambientazione del “Granaio”, il massiccio edificio secentesco un tempo adibito a magazzino rurale e in seguito anche a Banco dei Pegni. La prima riguarda il tema di quest’anno declinato attraverso il titolo “Un futuro per il nostro passato” che pare riprendere lo sguardo preoccupato di ognuno di noi verso un futuro incerto, irto di difficoltà. La seconda novità è direttamente collegata al desiderio del “patron” dell’evento, ovvero Claudio Matté, di portare in mostra due “giganti” della pittura trentina e italiana come Romano Conversano (1920-2010) e Angelo Orlandi che non hanno certo bisogno di presentazioni. A loro, ai due “grandi”, come da tradizione è stato affiancato un terzo pittore, meno conosciuto, che in questo caso è Maurizio Boscheri il quale inizia a dipingere da autodidatta già nel 1997, arrivando a partecipare nel 2011 alla 54a biennale di Venezia “L’arte non è cosa nostra”, curata da Vittorio Sgarbi. Ai tre artisti è affidato dunque lo spazio espositivo all’interno delle sale del “Granaio”, mentre le schede critiche sono state predisposte da Michelangelo Lupo, Maurizio Scudiero, don Marcello Farina e dallo stesso Presidente del Mart, Vittorio Sgarbi. Ma non è tutto. Da sempre, come sappiamo, non è solo la pittura che tiene banco a QuadriNomi: c’è anche la cultura. E di cultura, infatti, nonché di impegno sociale si parlerà in più serate che saranno di sicuro apprezzate dal numeroso pubblico che segue da sempre con attenzione la nota kermesse. Uno degli incontri, dal titolo “Trent’anni fa, oltre quel giorno per costruire un futuro migliore”, ripercorrerà la storia del giudice Borsellino attraverso le parole del fratello Salvatore e della nipote Roberta Gatani, nel trentesimo anniversario dalla strage di via D’Amelio. Altra serata, stavolta dedicata alla cultura dello sport, sarà quella dal titolo “Campioni ieri” moderata dal giornalista Diego Nart in compagnia dei fuoriclasse del ciclismo Francesco Moser e Maurizio Fondriest.
Sarà poi la volta dell’incontro “Passato e presente. Il mutamento nell’uso delle sostanze stupefacenti visto dal punto di vista scientifico e umano” con la presenza dei rappresentanti dell’Arma dei Carabinieri e dell’Associazione amici di San Patrignano.
Infine, non mancherà neppure un occhio all’editoria, con la presentazione di “Ragnatela”, l’episodio finale della trilogia thriller dell’autore Vito Nomade e un orecchio alla musica con l’esibizione del Coro Anthea in “Donne Incanto”. L’esordio della manifestazione – riproposta ancora una volta grazie al prezioso contributo della Proloco – è dunque fissato per le ore 18.00 di sabato 1 ottobre al “Granaio” di Nomi, dove con un aperitivo in musica si inaugurerà la quarta edizione di QuadriNomi. La mostra rimarrà aperta fino al 23 ottobre.