Quando piastrellisti, meccanici e boscaioli giocavano in serie A 

Bruno Divina nel 2018 (ph. Paolo Chiesa)

Secondo la rivista Forbes, nel 2021 i calciatori più pagati al mondo sono stati Leo Messi e Neymar del Paris Saint Germain che hanno guadagnato circa 66 milioni di euro (lordi). Cristiano Ronaldo, ex della Juventus ed ora del Manchester United ne ha percepiti quasi 62 milioni. Il portoghese si può però consolare perché con gli sponsor sale sulla vetta dei più retribuiti con 110 milioni di euro totali (sempre lordi s’intende). Sarà anche vero che questi tre campioni sono in pratica delle aziende che fatturano fior di denari e che le squadre che li hanno in rosa si godono non solo le loro prestazioni sportive ma anche un bel ritorno di immagine (e di guadagni). Però ogni volta che leggo queste cose mi viene spontaneo pensare ai più noti calciatori della Valsugana che ho conosciuto di persona ed a come penseranno della loro esperienza in confronto a quella di CR7 etc. Certo, lo so che nessuno di loro ha giocato in squadroni leggendari e nemmeno ha vinto scudetti o Champions League ma sapete com’è quando ci si perde a ragionare… 

Stagione 1971/72, Bruno Divina nell’Atalanta. Il suo posto verrà preso da un certo Antonio Cabrini…

Bruno Divina, di Borgo Valsugana, dal 1970 al 1976 è stato un difensore dell’Atalanta in serie A e B. Per dire, uno che ha incrociato i tacchetti con Rivera del Milan, Mazzola dell’Inter e Gigi Riva del Cagliari e che quando è andato via da Bergamo è stato sostituito da un certo Antonio Cabrini, futuro campione del mondo nel 1982. Ecco, Divina una volta finita la carriera di calciatore, ha aperto un negozio di pavimenti e rivestimenti a Borgo Valsugana. Giampaolo Morabito, sempre di Borgo Valsugana, ha militato come difensore centrale in serie B nel Parma oltre che in serie C1 e C2 con varie squadre, tra le quali il Trento. Ora allena nelle squadre giovanili dell’FC SüdTirol, ed è anche Mister di una squadra di studenti in un’iniziativa specifica dell’Istituto Claudia von Medici a Malles in Val Venosta. Walter Daldosso, il mitico “Sandokan”, terzino protagonista negli anni ’70 e ’80 con il Calcio Trento in serie C1 e C2, mentre giocava, lavorava in ferrovia sulla locomotiva a carbone, prima come fuochista e poi come macchinista ed ha continuato a farlo fino alla pensione che ora si gode a Sant’Agnese di Civezzano. Giampiero Pevarello, attuale presidente dell’US Telve, ha giocato come difensore in serie D, C2 e C1 e solo a causa di un grave infortunio non è passato all’Udinese in serie B. “Peva”, che è diplomato Perito Meccanico, dopo avere smesso di giocare, oltre che l’allenatore ha fatto il boscaiolo (lavoro che già faceva mentre giocava nelle giovanili del Trento) ed ora gestisce due bar con la famiglia. Igor Voltolini, di Tezze, dopo gli inizi nel Borgo ha sempre giocato in Veneto, con Bassano, Schio, Giorgione, Cittadella ed altre squadre tra Eccellenza, C2 e C1 dove è stato uno dei centravanti più prolifici del calcio veneto. Ora Igor fa il chimico nella stessa azienda di Romano d’Ezzelino dove aveva lavorato prima di fare il calciatore. Giancarlo Bonella, di Borgo Valsugana, altro super attaccante che ha giocato, oltre che nella squadra giallorossa, nel Bolzano e nel Levico, ha militato anche in serie C2 e C1 nel Trento mentre continuava a gestire il suo studio di Geometra, attività che continua a svolgere tuttora. Ecco, saranno anche oziosi pensieri calcistici i miei ma già che ci sono mi spingo oltre. 

Se Cristiano Ronaldo, che secondo me per anni è stato il più forte di tutti, guadagna più di 9 milioni di euro al mese, (lordi, ci mancherebbe…), quanto guadagnerebbe al giorno d’oggi Pelè? E Maradona? E Van Basten?

Condividi l'articolo su:
Avatar photo

Pubblicato da Paolo Chiesa

Scrittore, giornalista e autore comico. Vive in Trentino con una moglie, una figlia e un gatto. Il diploma di geometra gli è servito per capire di voler fare altro, infatti lavora come educatore in una Cooperativa Sociale per persone diversamente abili. Gioca a calcio nella squadra dei "Veci Fuoriclasse" dell’oratorio. La sua passione per la scrittura lo spinge, ormai da qualche anno, ad alzarsi la mattina presto prima del lavoro per mettersi davanti alla tastiera del computer. Ha pubblicato racconti su periodici e quotidiani, collabora con riviste tradizionali e online ed è autore di testi per il cabaret e la televisione. Anima eclettica, spazia tra racconti noir, satira politica e comicità del quotidiano.