“S.O.S. Parole” nasce nel 2016, con l’idea di costituire un’equipe dopo tanti anni di libera professione.” Comincia così a raccontare la sua esperienza lavorativa Luisa Degasperi, logopedista all’interno di un team di professionisti vario e articolato.
Innanzitutto va precisato che logopedia è un termine molto generico. Il logopedista non è un tuttologo, ma si specializza in determinati aspetti. S.O.S. Parole riunisce ben 12 professioniste, ognuna con specializzazioni differenti. Il servizio copre tutte le fasce d’età, dai neonati ai ragazzi, dagli adulti agli anziani e risponde, con il suo team di esperti, al maggior numero possibile di patologie della comunicazione e del linguaggio.
Nel tempo, SOS Parole ha arricchito questo nucleo – che all’inizio era di tipo esclusivamente logopedico – con altre figure professionali, sempre nell’ottica di poter offrire un servizio completo e rispondente alle diverse difficoltà. Pertanto nell’equipe si trova la figura del neuropsichiatra infantile e ci sono alcune psicologhe specializzate in neuropsicologia dell’età evolutiva e dell’età adulta, nonché in psicoterapia, nelle problematiche di tipo emotivo e psicologico e anche nei disturbi specifici dell’apprendimento (il centro è abilitato dalla Provincia a rilasciare certificazioni per disturbi specifici dell’apprendimento, in sigla DSA).
Una tutor dell’apprendimento,si occupa di aiutare e sostenere questi bambini e ragazzi nel loro percorso di studio con l’utilizzo della tecnologia (tablet, computer, software), per costruire mappe e per studiare in autonomia.
L’obiettivo è lo stesso per ogni fascia d’età: accedere a un’autonomia, quindi poter fare le cose in modo accessibile a ciascuno. A supporto di S.O.S. Parole operano una psicopedagogista e un team di educatori, che si occupano, tra le varie cose, delle attività di aiuto compiti e delle settimane estive di logopedia. Questi campus sono a taglio misto, con una serie di attività e un duplice scopo: quello ricreativo – educativo e quello delle attività laboratoriali, attraverso le quali fare un potenziamento intensivo della lettura e della scrittura.
In S.O.S. Parole si può usufruire anche di un servizio di gruppo compiti; si tratta di 2 ore settimanali (il venerdì pomeriggio) dedicate ai bambini con bisogni educativi speciali (BES). È un progetto in parte didattico, in parte educativo – ricreativo, a una tariffa super agevolata, per venire incontro alle esigenze e ai bisogni delle famiglie, nel vivere serenamente il momento dei compiti e sostenerle nel percorso di crescita dei loro bambini. Il tutto anche grazie al contributo della dott.ssa Isabella Chirico e della sua Associazione, Elissa.
Con l’equipe fanno rete delle figure esterne, ovvero liberi professionisti, come i terapisti della neuropsicomotricità.
La maggior parte dell’utenza di S.O.S. Parole è costituita da famiglie che si rivolgono al servizio perché i loro bambini hanno delle difficoltà nel linguaggio: alcuni non dicono qualche lettera, altri denotano dei ritardi, altri faticano a capire quello che viene loro detto. Molti bambini fanno fatica a leggere e scrivere, e hanno bisogno di una mano per riuscire a accedere all’apprendimento scolastico. In questo S.O.S. Parole è molto d’aiuto, perché accompagna le famiglie sia in un percorso di potenziamento, sia nella certificazione eventuale di disturbo specifico dell’apprendimento, che tutela questi bambini a scuola.
Si rivolgono allo studio anche famiglie con bambini che hanno patologie come paralisi, malattie rare di tipo genetico, autismo e con difficoltà marcate nello sviluppo del linguaggio e della comunicazione.
Frequentano il servizio di logopedia anche ragazzi e giovani adulti che presentano disfluenza del linguaggio, come la balbuzie, aumentata soprattutto a seguito del lockdown, causa di stress importante; o quella fascia 18-23 che magari presenta alterazioni della pronuncia e decide di voler modificare questi aspetti articolatori (come la erre moscia o la “esse” sibilante).
E tra gli adulti? Ci sono insegnanti, attori, cantanti, consulenti che usano la voce per lavoro e che desiderano avere una base più solida, in modo da non affaticarla e usarla nel miglior modo possibile. Alle volte si presentano esigenze di riabilitazione post operatoria, in seguito alla lesione delle corde vocali o anche in caso di paralisi cordale.
Dopo l’emergenza Covid, sono state prese in carico tantissime persone – seguite gratuitamente nonostante S.O.S. Parole sia un servizio privato – con difficoltà a parlare, a masticare, ad alimentarsi, a seguito delle conseguenze della malattia.
Il Centro ha attivato anche terapie gratuite rivolte a bambini ucraini, in collaborazione con Cinformi e Abilnova cooperativa sociale, mostrando sensibilità ai temi sociali.