Se è vero che con l’avvento degli e-book (contrazione di electronic book), con tutti i pro e contro del caso dibattuti da anni, il libro cartaceo ha subìto un colpo non da poco, negli ultimi anni il mondo della letteratura ha visto emergere una nuova forma di promozione dei libri: i booktrailer. Simili ai trailer cinematografici, si tratta di brevi video che promuovono libri attraverso sequenze visive accattivanti, musica coinvolgente e testi suggestivi. Questa forma innovativa di marketing letterario sta guadagnando popolarità, soprattutto tra i giovani, rivelandosi un potente strumento per promuovere la lettura e suscitare interesse verso i libri cartacei ma, volendo, anche verso gli e-book.
Attraverso immagini, citazioni e musica, i booktrailer creano un’atmosfera che riflette il tono e il contenuto del libro, allo stesso tempo mantenendo un certo grado di mistero e interesse. Questa forma di marketing è particolarmente efficace su piattaforme digitali e social media, dove i giovani trascorrono gran parte del loro tempo, ed ha la capacità di connettere il pubblico con il contenuto letterario in un modo moderno e accattivante. Se la promozione tradizionale dei libri si basa principalmente su recensioni e raccomandazioni, questa nuova forma, mutuata dal cinema – chi non ha in mente i trailer di film? – offre un’esperienza più coinvolgente. Proprio recentemente ho avuto occasione di promuovere un percorso formativo al riguardo, al Liceo Scientifico G. Galilei di Trento, che ha visto ragazzi delle quinte lavorare su alcuni libri dell’editoria indipendente trentina proposti dalla scuola, che dopo un lavoro effettuato con la professoressa Vincenza Serio, Barbara Ciaghi del gruppo editoriale Tangram, Micaela Bertoldi e Viviana Lupi, di lettura e recensione, hanno realizzato booktrailer che hanno riscosso un buon successo, dopo aver progettato il lavoro, analizzato esempi, ed esaminato tecniche di produzione video. I ragazzi, sicuramente “sul pezzo” rispetto alle generazioni precedenti, hanno condiviso gli elaborati sul canale YouTube della scuola. Un lavoro di questo tipo ha aiutato gli studenti a sviluppare competenze pratiche nel campo della produzione video e della promozione digitale, ma anche stimolato un nuovo interesse per la lettura ed incoraggiato una maggiore partecipazione nella comunità letteraria online. È importante poi, in fase di progettazione, capire se il nostro video è destinato a YouTube, Facebook, Instagram o altri social, per progettarlo al meglio (i linguaggi cambiano dipendentemente dal contesto), e successivamente promuoverlo su sito e social della casa editrice, dell’autore e su testate/canali web. Ricordiamo, in ultimo, che esiste anche il Booktrailer Film Festival www.booktrailerfilmfestival.eu.