Settembre arriva come un leggero peso, un micro fardello che non ti aspetti, ma che riconosci appena lo senti. Non è come gennaio, con le sue promesse di cambiamento, la sua finta purezza. Settembre è più onesto, più spietato. Ti sbatte in faccia ciò che sei e ciò che non sei riuscito a essere fino a qui. L’estate finisce e con essa l’illusione tutta umana di una vita differente, una vita vissuta “davvero”. I giorni di sole, i viaggi, le persone incontrate, tutto si dissolve lentamente nel ricordo, lasciando solo un senso di smarrimento. Un senso di occasione forse perduta.
“Wake me up when September ends,” cantavano i Green Day esattamente vent’anni fa, e adesso capisco cosa intendevano. Settembre è il mese del risveglio, ma anche della resa. Come scrive Antonio Franchini nel suo ultimo romanzo (la recensione sarà su TM di ottobre), “Scrivere è o dilazione o aspirazione, più raramente è atto: un po’ come l’amore e molte altre cose importanti della vita, del resto”. L’atto vero, quello che cambia le cose, è come se fosse destinato a non accadere mai. E quando accade, non è mai come ce lo siamo immaginato. Forse per questo settembre, alla fine, pesa così tanto. Non ci sono più scuse, non c’è più dilazione. C’è solo la realtà, nuda e cruda. Eppure, c’è una strana forma di sollievo in questo. L’estate non è andata come avreste voluto, è vero. Non avete fatto ciò che pensavate avreste fatto. Non avete vissuto come avreste voluto vivere. Ma settembre dà la possibilità di accettare tutto ciò, di andare avanti. Di iniziare, senza illusioni, senza false promesse. Settembre è il mese in cui tutto comincia, ma non nel modo glorioso che ci aspettiamo. Comincia in sordina, con un lento accumulo di giorni che si sommano l’uno all’altro.
E forse è proprio questo il suo segreto. Settembre non è un mese di grandi cambiamenti, ma di piccole accettazioni. Accettare chi siamo, accettare ciò che non abbiamo fatto, accettare che in fondo la vita è questo. Non è tanto un inizio, quanto il continuare. E continuare, in fondo, è già un atto di coraggio.