“Siamo positivi”: una campagna che invita a tornare a teatro

Doppelgänger – lo spettacolo firmato Abbondanza/Bertoni premiato con l’Oscar del teatro italiano – arriva a Rovereto, città della Compagnia che sceglie di tappezzare la città con una campagna ironica per invitare tutti e tutte a tornare a teatro.

Tre personaggi iconici del mondo del teatro, una sala vuota, il momento degli applausi. Con queste immagini e uno slogan che vuole aggiungere un tocco di amara ironia, la Compagnia Abbondanza/Bertoni invita la sua città a tornare a teatro per l’arrivo dello spettacolo Doppelgänger, la co-produzione Abbondanza/Bertoni, Nerval Teatro, Armunia/Festival Inequilibrio riconosciuta lo scorso dicembre con il Premio Ubu come “miglior spettacolo di Danza 2021”, in programma l’8 febbraio alle ore 20.30 al Teatro Zandonai di Rovereto.

La ballerina, il clown e la marionetta immortalati dal fotografo Massimo Giovannini sono gli archetipi del mondo dello spettacolo dal vivo che negli ultimi due anni ha vissuto un profondo stato di sofferenza legato alla situazione pandemica.

La campagna, ideata dalla Compagnia in collaborazione con lo studio fotografico Mauve e realizzata grazie al supporto grafico di Alessio Righi, vuole essere una azione di rottura e comunicazione nata all’interno del progetto Fiori nel vuoto, lavoro finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto, che ha visto la compagnia coinvolta nella realizzazione di un film realizzato da Jump Cut, casa di produzione con sede a Trento, per la regia di Sebastiano Luca Insinga che vedrà la luce nei prossimi mesi.

L’affissione stradale è il modo più diretto per arrivare a una città, raggiungendo tutti e tutte, non solo chi abitualmente frequenta i teatri. Questo è lo scopo dell’iniziativa che con immagini forti e uno slogan dirompente in pieno stile Abbondanza/Bertoni, intende sensibilizzare le persone sulla difficoltà e precarietà del mondo dello spettacolo in questi ultimi anni, ma soprattutto vuole far arrivare al maggior numero di persone possibile un invito a vedersi e rivedersi negli spazi della cultura.

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