Signore e signori, a cavallo!

Non il Montana, ma la montagna trentina (foto Associazione Cavalcailvento)

La possibilità di imparare ad andare a cavallo, declinata come inglese o americana, è ampia in Trentino. Ogni valle dispone di centri ippici dove provare il battesimo della sella con lezioni tenute da esperti istruttori certificati FISE (Federazione Italiana Sport Equestri). La maggior parte dei maneggi e ranch organizza anche passeggiate che durano da un’ora, giusto per provare l’emozione di sentirsi cavalieri e il piacere di vivere la natura in modo insolito, ai più impegnativi trekking che variano da diverse ore a una settimana ma dove è richiesta esperienza e resistenza, accompagnati da qualificate guide FITETREC-ANTE (Federazione Italiana Turismo Equestre). Un’indagine di Fieracavalli-Nomisma Cavallo presentata durante l’edizione 2018 di Fieracavalli a Verona, la kermesse del mondo equestre più attesa da cavalieri e amazzoni, ha messo in luce la passione degli italiani per i cavalli. Sembra che almeno uno su quattro provi un grande interesse e coinvolgimento per questi grandi quadrupedi capaci di suscitare grandi emozioni.

Federturismo che ha riportato l’indagine, scrive che da questa “… emerge che 9 horse-addicted su 10 hanno fatto passeggiate a cavallo nell’ultimo anno (il 35% regolarmente), principalmente della durata di 2-3 ore (44%) ma anche di mezza/intera giornata (26%), o di un week end (3%). L’equiturista … preferisce come scenario i boschi (22%) alle colline e ai prati in pianura (20%) mentre il mare è il tour ideale per il 14% del campione”.

Un binomio veramente affiatato e rilassato

I trentini non fanno eccezione. Anzi, negli ultimi anni si è assistito ad una vera e propria cavallo-mania, un’autentica passione. Sfatando il mito che l’equitazione sia uno sport per pochi eletti e troppo costoso. 

Tuttavia, se la distanza tra la sella e il suolo vi sembra troppa o pensate di non riuscire a controllare il cavallo, non abbiate timori eccessivi e lasciatevi tentare da una nuova e potenzialmente gratificante esperienza che dà tanti benefici per il corpo e la mente.

Gli istruttori sanno valutare i rischi e limitano ogni possibilità di pericolo. Inoltre i cavalli della scuola di equitazione sono di solito molto docili, abituati alle passeggiate e soprattutto… ai principianti. 

“Questa è un’attività che va bene sia per principianti che per esperti” conferma Stefano Agostini dell’Agritur Ranch Agostini a Tavon di Coredo-Predaia, un punto di riferimento sicuro per tutti gli appassionati che negli anni ha visto crescere in modo costante il numero dei giovani e giovanissimi che si avvicinano all’equitazione, ma che nei suoi vent’anni da istruttore ha messo in sella e fatto appassionare a tutte le età. Soprattutto alle varie specialità di quella americana (reining e barrel) nel suo attrezzato centro ippico. Ma precisa che occorre che passeggiate e trekking si svolgano in sicurezza, sia per chi sale per le prime volte in sella sia per chi è già un provetto cavaliere, perché la passeggiata a cavallo diventi un’esperienza piacevole. Sfruttando la zona particolarmente suggestiva, Stefano propone percorsi alla scoperta di boschi e laghi, malghe e rifugi, con possibilità di pernottamenti. Ad esempio, si può arrivare fino al passo della Mendola, oppure raggiungere e sostare alle malghe di Smarano e Romeno.

L’equitazione è molto praticata fin da piccoli in Trentino

In sella già prima dei dieci anni anche nel centro di equitazione Associazione Cavalcailvento a Cavedine in Valle dei Laghi, altra struttura molto conosciuta e ben organizzata che con la sua filosofia di approccio naturale al cavallo ha conquistato grandi e piccoli. Il fondatore Mario Roncher e la figlia Giulia hanno messo a disposizione la loro esperienza e preparazione nel mondo dei cavalli all’insegna del naturale e nel cuore della natura. I loro itinerari si rivolgono verso i laghi, con un trekking che tocca tutti e sette gli specchi lacustri della valle. Mentre per i più temprati ci sono il Monte Bondone, Andalo e Molveno.

Un’attenzione particolare all’equitazione inglese ed ai trekking per ragazzi dedica l’Agritur Bontempelli a Pellizzano in Val di Sole. Un nuovo e moderno centro, una scuola di equitazione che ha iniziato la sua attività da cinque anni ma ha già raggiunto livelli elevati grazie ai suoi istruttori Giulia Bontempelli e Thierry Merel che proviene da una delle più prestigiose scuole francesi di equitazione (CadreNoir-Saumur). E nello scenario dei boschi solandri, l’offerta si completa con passeggiate e trekking verso il Castel San Michele piuttosto che verso il Lago dei Caprioli.

Ma se questi esempi di passeggiate non vi bastano, troverete sulle pagine web altri indirizzi e altre proposte per ammirare magnifici paesaggi facendo sport e turismo sostenibile.

L’emozione di andare a cavallo e la chiara sensazione di riappropriarsi del senso di libertà vi accompagneranno ovunque.

Trekking in Valle dei Laghi
Stefano e Angelica Agostini
Ippovia Trentino Orientale
Il binomio cavallo e cavaliere e il Lagorai, uno degli ultimi territori alpini rimasti intatti, sono i protagonisti dell’Ippovia del Trentino Orientale. L’Ippovia infatti è un percorso ideale per trekking a cavallo, nata per valorizzare il territorio e mettere in rete centri ippici ed operatori locali. Ma sono tantissimi i paesaggi spettacolari da ammirare in sella lungo gli oltre 430 km del percorso suddiviso in numerose tappe che attraversa Lagorai, Vigolana, Valsugana, Val dei Mocheni, Val di Fiemme, San Martino di Castrozza, Passo Rolle, Primiero e Vanoi. Il percorso è per la maggior parte su strade agroforestali e su sentieri di montagna messi in sicurezza. Da segnalare il nuovo progetto in fase di elaborazione per il potenziamento di questa riuscita idea di rivalutazione del territorio che coniuga sport e natura, libertà e panorami mozzafiato, il cui inizio risale agli anni Ottanta da parte di alcuni avventurosi cavalieri trentini. Per gli escursionisti adesso ci sono punti tappa appositamente attrezzati, ma anche hotel e b&b, rifugi alpini e malghe che offrono assistenza, ristoro e pernottamento a bipedi e quadrupedi. Gli itinerari sono descritti in modo preciso e dettagliato grazie alla Associazione Turismo Equestre del Trentino Orientale: info@ippoviatrentinorientale.it

Un animale sensibile e timido

Gli animali sono esseri senzienti al pari nostro, non beni “mobili”. L’uomo deve tenerne conto e rispettarli. Può sembrare scontato ma non per tutti è così. Rispettare e amare gli animali è un dovere, segno di intelligenza e civiltà.

Il cavallo in particolare è un animale sensibile e timido, che si spaventa facilmente anche se è un gran curioso, e con il quale occorre un approccio graduale. Per natura affettuoso, ha un’ottima memoria sia per ricordare i torti subiti sia le cose già fatte. 

Sarà il bravo istruttore/accompagnatore che vi dirà cosa fare, soprattutto in passeggiata, ma molti comportamenti sono intuitivi o almeno dovrebbero esserlo.

Non punite mai con la violenza, prima capite il perché di un certo comportamento o di un rifiuto, soprattutto se non siete degli esperti cavalieri. Piuttosto accarezzatelo, tranquillizzatelo. Se il tuo cavallo dice no, o tu hai fatto la domanda sbagliata o hai chiesto nel modo sbagliato afferma Pat Parelli, addestratore americano ideatore del programma di equitazione naturale “Metodo Parelli” per migliorare il rapporto tra uomo e cavallo. 

Si ispira al Metodo Parelli ed ai suoi principi l’Associazione “Cavalcailvento”, centro ippico a Cavedine nella Valle dei Laghi, detta anche la valle del vento. Qui si pratica l’addestramento naturale del cavallo attraverso la comunicazione e la psicologia, senza usare strumenti coercitivi ma creando un rapporto di fiducia, amicizia, rispetto e leadership con l’animale. È stato Mario Roncher, fondatore dell’Associazione, il precursore di un’ottica meno tradizionale dell’equitazione e del rapporto con il cavallo. Nel loro centro propongono anche la monta indiana, ovvero cavalcare senza sella in armonia con il cavallo.

“Il nostro metodo si differenzia da quello della equitazione americana e inglese. Abbiamo conosciuto vari metodi naturali tra cui Parelli e preso da ciascuno quello che poteva essere il meglio secondo noi. La caratteristica di questo posto? L’impronta assolutamente naturale con cui si fa tutto: prima della lezione si entra in contatto con il cavallo o con il pony con alcuni giochi di relazione e si cavalca senza morso, cercando di instaurare un rapporto di fiducia con l’animale” spiega la trainer Giulia Roncher.

Certo, prima di arrivare a montare a cavallo senza imboccatura e solo con la cavezza ci vuole tempo e grande feeling con il cavallo. Ma è un segnale di cambiamento culturale, in contrasto all’atteggiamento purtroppo ancora diffuso di maltrattamenti.

Con questa concezione e consapevolezza verso il cavallo, non chiedetegli più di ciò che può dare, non perché avete pagato ogni pretesa è lecita. Non è un oggetto che serve unicamente al nostro svago.

Abbiatene cura e rispettate la sua natura, lasciatevi annusare, ricompensatelo con una carota, grattatelo tra le orecchie. Quello che non sapete, chiedete e imparate. È un animale affascinante con una spiccata personalità che può dare e insegnare molto.

Lo ha capito Alexandra Riger, trainer e fondatrice del metodo di crescita personale mediato dai cavalli Raidho Healing Horses, cioè crescere come persona per crescere con il cavallo. Questo metodo che vede diventare il cavallo da partner sportivo e animale da affezione a vero e proprio coach capace di portare la persona a conoscere meglio se stessa, è stato presentato lo scorso novembre a Pellizzano, nell’Agritur Bontempelli. Con il sostegno di FISE Trentino nel centro ippico della Val di Sole si è svolto il primo workshop formativo del progetto “Equitazione del cuore – Insieme a sé insieme al cavallo” con la titolare del centro Giulia Bontempelli, istruttore di monta western oltre che tecnico di equiturismo, e Thierry Merel, Istruttore Federale di III livello a capo della scuola di equitazione della scuderia di Pellizzano, entrambi Raidho Trainer certificati.

“Inglese” e “americana”, due mondi diversi
In brevissimo, l’inglese è una disciplina dove si pratica salto ostacoli e dressage. Si usano selle leggere perché nel salto ogni grammo pesa, le razze più indicate sono quelle italiana, francese, tedesca, irlandese.
L’americana deriva dalla monta di lavoro dei cow-boy. Selle con pomolo, pesanti ma vere “poltrone” per stare in sella giornate intere. Razze preferite Quarter-horse, Appalosa, Paint.
Equitazione americana e inglese: nelle foto si vedono già le differenze di assetto e abbigliamento. Da notare che l’amazzone è la stessa, con una Quarter-horse americana e un cavallo da sella francese
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Pubblicato da Camilla Jerta Rampoldi

Giornalista pubblicista e fotografa, laurea in Giurisprudenza all’Università degli Studi di Milano. Collaborazioni sia con diverse testate giornalistiche, soprattutto per cronaca e attualità, sia con uffici stampa e società di produzione televisiva. Specializzazione in tematiche ambientali.